Rovigo, 13 gennaio 2010 - "Il nome del marchio è nato durante il mio viaggio in America, davanti a un tir di passaggio che portava su un fianco la scritta ‘Bulk’".

 Un viaggio in America, quello di Enrico Pizzardo e la realizzazione di un sogno, questa volta tutto polesano. Il noto marchio di abbigliamento ‘Bulk’ nasce proprio così, da un viaggio ‘on the road’ al nord degli Stati Uniti, un po’ sulle orme di quel Jack Kerouac che ‘sulla strada’ ha trovato l’ispirazione per la sua più grande creazione.

E proprio ‘sulla strada’ anche Enrico ha trovato la sua fonte di ispirazione. Al ritorno dall’America questo sogno è diventato realtà. E ora rappresenta la nuova frontiera della moda giovanile, non solo polesana, ma nazionale e internazionale.


Il marchio di abbigliamento ‘Bulk’ nasce infatti cinque anni fa dal talento di Enrico Pizzardo, rodigino 31enne che, insieme ad Alessandro Raise, 24 anni di Rovigo, decide di tuffarsi nel mondo della moda, coniando un nuovo modo di vestire. Una linea che parte dalla piccola realtà di provincia per decollare in breve tempo a quote ben più alte, fino a raggiungere quasi cento punti vendita in tutta Italia, oltre a rivendite in Giappone e in Svizzera. Un traguardo che non è altro che un nuovo punto di partenza. Un trampolino di lancio che ha portato i due giovani stilisti ad arrivare fino al ‘Pitti uomo’, la fiera internazionale di abbigliamento in programma in questi giorni a Firenze, alla quale i due polesani parteciperanno fino a venerdì con le loro ultime creazioni.


"Siamo partiti da zero — racconta Alessandro, raggiunto al telefono mentre si trova al ‘Pitti Uomo’ di Firenze — Il nostro ‘atelier’ non era altro che un garage, nel quale disegnavamo i nostri primi capi. Piano piano ci siamo ingranditi, fino ad arrivare ai risultati che tutti oggi possono vedere". Da quel piccolo garage fino ad oggi, di strada ne è stata fatta parecchia. Alessandro ed Enrico hanno macinato chilometri, conquistando il mercato di Osaka, in Giappone, e della Svizzera. Ora puntano ad altre città, esportando i loro abiti altrove, rafforzando allo stesso tempo il mercato polesano. Un mercato, quello rodigino, che a dir la verità non ha bisogno di molte conferme, visto che da tempo ormai si è affermato negli stili e nei gusti dei giovani polesani.


"Il segreto di questo successo — prosegue Alessandro — sta tutto nel ‘made in Italy’: garantiamo infatti la massima qualità nella creazione di ogni singolo capo, dalla realizzazione del prodotto fino alla sua distribuzione". Un segreto che, a quanto pare, si dimostr un ottimo antidoto contro la crisi. "La crisi non l’abbiamo quasi neanche sentita — dice — abbiamo registrato un calo delle vendite pressoché inesistente".


Una passione che sta dando buoni frutti a quanto pare, e riempie l’agenda di nuovi appuntamenti. Questa volta oltre i confini italiani: "Ci stiamo preparando ad andare in Germania — conclude — per partecipare all’esposizione internazionale di ‘Bread and Butter’ di Berlino".