Comune, la maggioranza scricchiola. Goldoni, ex Lega: "Mi hanno minacciata"

Prima della seduta di ieri si è dichiarata indipendente

Daniela Goldoni (foto Donzelli)

Daniela Goldoni (foto Donzelli)

Rovigo, 30 novembre 2017 - «Mi hanno minacciata». Daniela Goldoni, ex consigliere comunale della Lega Nord, prima della seduta di ieri si è dichiarata indipendente. «Proprio perché non mi pareva corretto rimanere in un gruppo del quale non condivido più la linea politica», ha spiegato. All’ordine del giorno qualche variazione di bilancio, 10 mila euro per un aggiornamento al piano del traffico e dei contribuiti «natalizi» a fondo perduto a chi non riesce a pagare le bollette e va in Comune a chiedere aiuto. Poi la discussione sul futuro di Palazzo Angeli ma soprattutto il project financing per l’ampliamento del cimitero. Un tema spinoso. Il Comune è in contenzioso con una propria partecipata per circa 2,4 milioni di euro. C’era da approvare un investimento di diversi milioni con un piano di rientro a scadenza 2038, molto controverso. «A un certo punto mi si sono avvicinati i colleghi per dirmi che se avessi votato contro le delibere il giorno dopo mi avrebbero attaccata sui giornali dicendo che se non arrivano i contributi alle famiglie svantaggiate sarà solo colpa mia», ha raccontato Daniela Goldoni che poi è uscita dall’aula, visibilmente scossa. I consiglieri leghisti Nicola Marsilio e Michele Aretusini, supportati da Andrea Denti del gruppo misto, si sono precipitati dai cronisti per dire: «Nessuna minaccia ma è ovvio che andiamo sui giornali a spiegare cos’è successo, ognuno si assuma la responsabilità di ciò che fa». A mezzanotte però la maggioranza non ha retto quando è arrivato il momento di votare il project del cimitero. In aula erano soltanto in 15, sindaco compreso, quando il numero legale è 17. Non è bastato nemmeno l’aiuto di Antonio Rossini, della Lista Tosi, rimasto dentro a fare il sedicesimo. Il «tosiano» ha ormai di fatto lasciato l’opposizione. Qualche ora prima, alle 19 (seduta appena iniziata), la sua presenza è stata fondamentale perché venisse dato il via ai lavori. Era il 17 esimo consigliere con la minoranza fuori nel tentativo di mettere in difficoltà il sindaco. Il commento di Ivaldo Vernelli, del Movimento 5 stelle, è stato: «Ormai l’abbiamo smascherato, è passato dall’altra parte».