Elezioni comunali 2019 Frassinelle, la lista

La maggioranza uscente non si ricandida

Renzo Calzavarini, il candidato sindaco

Renzo Calzavarini, il candidato sindaco

Frassinelle (Rovigo), 27 aprile 2019 - Una sola lista a Frassinelle. L’unico candidato sindaco è Renzo Calzavarini, 53 anni, perito agrario e imprenditore agricolo. La sua lista si chiama ‘Progetto evolutivo’. I candidati al consiglio comunale sono 10, tanti quanti sono i seggi: Michele Salvan, 48 anni, imprenditore agricolo; Gianfranco Balini, 53 anni, imprenditore nella domotica navale; Martina Merlini, 40 anni, imprenditrice; Marco Rossi, 19 anni, studente; Matteo Agostini, 48 anni, lavora come responsabile sviluppo in un’azienda privata; Martina Tosini, 27 anni, lavora in una società di revisione; Rossella Pescantin, 49 anni, commerciante; Luciano Secchiero, 62 anni, è ‘compilance advisor’; Gigliola Forestan, 52 anni, consulente educativo della prima infanzia; Gabriel Pescantin, 24 anni, studente.

Essendo l’unica lista in campo l’affluenza dovrà superare il 50 per cento e verranno eletti tutti i candidati, altrimenti il Comune verrà commissariato. Ma il fatto che il prossimo 26 maggio, in contemporanea, si vota anche per le Europee agevola di molto il raggiungimento dell’obiettivo. Nessun componente del consiglio comunale in carica invece si ripresenta agli elettori. Il sindaco Ennio Pasqualin, che sta concludendo il terzo mandato consecutivo, non potrebbe per legge tentare il poker e nessuno della sua maggioranza ha deciso di prendere il testimone (così come non l’ha fatto l’opposizione).

Il gruppo di Pasqualin è particolarmente amareggiato dal secco no dei cittadini alla fusione con Polesella, concretizzatosi nel referendum dello scorso dicembre, un appuntamento che era stato preceduto dalla distribuzione di volantini anonimi contro la costituzione di un Comune unico nel quale erano inserite argomentazioni che la giunta Pasqualin ha sempre giudicato destituite di ogni fondamento. Ad oggi il comitato anti fusione è ancora anonimo ma l’amministrazione uscente ha deciso di tirare i remi in barca perché ritene che il no alla fusione in realtà sia stato un modo per manifestare un dissenso che con il progetto non aveva nulla a che fare. Probabilmente ha pesato molto l’atteggiamento di grande apertura del sindaco Pasqualin nei confronti dei richiedenti asilo che da anni sono ospiti della cooperativa Porto Alegre nella frazione di Chiesa in un fabbricato di proprietà privata. Una presenza osteggiata da buona parte della cittadinanza.