Rovigo, elezioni Francia, la ex preside Annibalini sceglie Macron

"I francesi hanno dimostrato una grande dignità e coraggio perché non si sono fatti spaventare dagli attentati andando a votare in massa"

Joelle Annibalini (foto Donzelli)

Joelle Annibalini (foto Donzelli)

Rovigo, 24 aprile 2017 - «Ho scelto Macron. Sono di destra, gollista nel cuore. Ma non estremista». Jöelle Annibalini, nota preside rodigina da poco in pensione, ha sempre mantenuto il proprio passaporto francese ed ha votato per le presidenziali di ieri. Al ballottaggio tra due settimane andranno Macron e Le Pen. Soddisfatta dei risultati? «I francesi hanno dimostrato una grande dignità e coraggio perché non si sono fatti spaventare dagli attentati andando a votare in massa. In secondo luogo sono contenta dalla scelta fatta su un candidato giovane e dinamico che dovrebbe rappresentare il nuovo mantenendo la Francia in Europa pur promettendo modifiche nei rapporti comunitari e una fermezza contro il terrorismo internazionale». Ha seguito le dirette tv? «Una cosa che mi fa piacere e mi colpisce sempre è che, sia nella sede di Macron che nella sede di Le Pen si canti la Marsigliese nel rispetto delle idee di tutti e dei nostri valori di libertà, uguaglianza e fraternità». Come si organizza la Francia con gli elettori all’estero? «Da Parigi arrivano le schede di tutti i candidati. Mi sono recata a Venezia per esercitare il mio diritto di voto». Come mai ha scelto Macron? «Perché una parte dei sostenitori della Le Pen non mi piacciono, i petainisti. Spero che Macron non abbia fatto in tempo a 'sporcarsi' vista l’età. Auspico che questo nuovo partito di persone senza tessera possa fare qualcosa di buono. Ero indecisa tra Macron e Fillon. Preferivo Fillon a dire la verità. Ma questo Macron è giovane, voglio dargli fiducia. E non è di sinistra. Lo ha detto chiaramente». Prevedeva questo risultato? «Temevo un ballottaggio estrema destra contro estrema sinistra, Le Pen contro Mélenchon. Sarebbe stato un disastro. I sondaggi lasciano il tempo che trovano. Ascolto la televisione francese, leggo. Sono ancora in contatto con il mio Paese.». Cosa sarebbe successo? «Le periferie sono in ebollizione. Non so cosa sarebbe potuto accadere. Forse non proprio una guerra civile. Però meglio che non sia successo». Chi avrebbe scelto tra Le Pen e Mélenchon? «A quel punto la Le Pen. Ma per fortuna il ballottaggio è tra Le Pen e Macron e sceglierò di nuovo lui». Da ex preside cosa pensa del fatto che Macron sia sposato con la sua insegnante del liceo? «Sono fatti suoi, a me non disturba anche se certamente è un particolare che non passa inosservato».

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