Giunta regionale Veneto, tra i nomi di Zaia Corazzari ora è in bilico

L’assessore leghista punta alla riconferma, ma il trevigiano Villanova è un competitor interno più che credi bile. Il Polesine incrocia le dita

Luca Zaia nella sua recente visita a Rovigo, col suo assessore uscente Corazzari

Luca Zaia nella sua recente visita a Rovigo, col suo assessore uscente Corazzari

Rovigo, 25 settembre 2020 - Ma siamo proprio sicuri che il polesano Cristiano Corazzari sarà ancora assessore regionale alla Cultura? L’interrogativo è d’obbligo visti i rumors che circolano a Venezia e Rovigo in vista del varo della nuova giunta regionale da parte di Luca Zaia, confermato con un plebiscito dai veneti ai timone della Regione. Corazzari infatti avrebbe un competitor interno non da poco: si tratta di Alberto Villanova da Treviso, che il toto assessori assegnerebbe proprio alla Cultura al posto di Corazzari, così in consiglio gli subentrerebbe un altro trevigiano zona Prosecco, vale a dire Nazzareno Gerolimetto. I giochi non sono ancora fatti perché lo stesso Zaia, sbilanciandosi un po’ con la stampa, ha detto che se fosse per lui gli assessori uscenti li cambierebbe tutti.

Ovviamente non sarà così, perché se Corazzari potrebbe uscire, restano confermatissimi altri fedelissimi di Zaia. Parliamo di Manuela Lanzarin da Vicenza, tra l’altro papabile per la vicepresidenza, di Gianpaolo Bottacin da Belluno, di Elisa De Berti da Verona e di Roberto Marcato da Padova, altro in lizza per la vicepresidenza. Curiosa la parabola dell’assessore uscente, il padovano Giuseppe Pan: Marcato entrando in giunta lascerebbe lo scranno di consigliere a lui.

Quindi uscito dalla porta, Pan rientrerebbe dalla finestra, anche se difficilmente Zaia lo rifarà assessore. Queste le conferme. Poi ci potrebbero essere in giunta delle facce nuove: in corsa oltre a Villanova c’è anche Francesco Calzavara da Venezia. Quanto agli alleati Zaia si è lasciato scappare una frase emblematica: "Ho sempre detto che dobbiamo vincere, non stravincere, ci sono equilibri da garantire". Lasciando perdere Forza Italia ridotta ormai a quattro amici al bar, il posto in giunta se lo gioca Fratelli d’Italia, partito in grande spolvero. Non essendo stato rieletto il big veronese Massimo Giorgetti, la regina dello scacchiere, sicura del posto, è Elena Donazzan da Vicenza, assessora uscente e aspirante vicepresidente.

Una grana per Zaia si profila però a Verona dove Daniele Polato, assessore nel capoluogo scaligero, è stato il più votato in assoluto per Fdi. Insomma un posto in giunta per il partito della Meloni è fortemente reclamato dai veronesi, che non intendono essere secondi ai vicentini, aprendo una disfida che potrebbe avere un effetto a catena sulla composione della nuova giunta. Ci sarà posto sia per Polato che per Donazzan? E se entrassero entrambi, chi ne farà le spese? A Corazzari fischiano le orecchie. A Rovigo si tifa per lui perché la sua riconferma darebbe più forza alla rappresentanza di un territorio, aprendo un posto in consiglio alla polesana Laura Cestari, prima dei non eletti. A questo punto, le prospettive per il Polesine sono due. La migliore è avere Corazzari assessore (magari con un altro referato, come si vocifera) e un consigliere in più con una pattuglia completata da Simona Bisaglia. La peggiore, che equivarrebbe ad una patente definitiva di debolezza e marginalità, è avere solo due consiglieri polesani. Che farà Zaia?