Giuseppe Favaretto Rovigo: "Lavoro di squadra per il bene della città"

L’assessore, ex campione d’Italia con la maglia del Rugby Rovigo: "Ho davanti una sfida da vincere"

Uno scatto che ritrae Giuseppe Favaretto, ex campione di Rugby Rovigo, ora assessore

Uno scatto che ritrae Giuseppe Favaretto, ex campione di Rugby Rovigo, ora assessore

Rovigo, 21 giugno 2019 – «Credo che l’obiettivo vero, il vero incarico per me sia quello di riuscire finalmente a riunificare i lavori pubblici e l’urbanistica tra di loro. Li vorrei interconnessi e sarebbe la prima volta che un assessorato si occupa di entrambi». Giuseppe Favaretto, 67 anni, ex campione d’Italia con la maglia del Rugby Rovigo, società per la quale ha ricoperto l’incarico di direttore sportivo, da nuovo assessore alle politiche di pianificazione e sviluppo del territorio e opere pubbliche, sintetizza la sua mission. Scorrendo poi i campi di competenza della sua delega si scopre che dovrà occuparsi di edilizia privata, lavori pubblici, manutenzioni e sicurezza idraulica, urbanistica, patrimonio, gestione del verde pubblico, mobilità sostenibile, decoro urbano, protezione civile e, infine, servizi cimiteriali.

Un impegno gravoso, ma anche una sfida?

«Certo. Conto per prima cosa di coordinare lavori pubblici e urbanistica, visto che i dirigenti già si sostituiscono nei periodi di vacanza. Un coordinamento c’è già, ma bisogna migliorarlo»

La città ha bisogno di svilupparsi, ha già un cantiere un grande progetto ad avviare o ultimare?

«Il nostro punto di riferimento è il programma elettorale del sindaco Gaffeo, come assessore mi atterrò a quell’indirizzo. Dovremo entrare nel merito sui grandi progetti e poi darci dei tempi e degli obiettivi. Di grandi progetti credo sia prematuro parlare»

C’è una priorità nella sua agenda?

«Sono progetti specifici, c’è bisogno dell’intervento e del contributo di tutta la squadra di giunta. Quello che mi viene in mente subito è la manutenzione ordinaria che riguarda le strade, i fabbricati, l’edilizia scolastica con la filosofia che è meglio prevenire che gestire l’emergenza. Quindi vogliano evitare l’emergenza facendo un po’ di sana manutenzione ordinaria»

Strade e marciapiedi colabrodo, verde trascurato. Ha una risposta?

«Le strade, ma in generale tutto il patrimonio comunale negli ultimi anni è stato trascurato o per mancanza di fondi o per blocchi di bilancio e quindi si è risposto in minima parte alle esigenze. Quanto al verde riguarda l’immagine della città. Vedo comunque che è già in atto un intervento di rifacimento delle aiuole e di messa a dimora di piante»

Lei curerà il decoro urbano. Ci sono degli ingressi in città che gridano vendetta, con palazzi cadenti o da completare che non fanno una buona impressione al turista di passaggio. Che fare?

«Cercheremo di migliorare gli ingressi nella città, serve un biglietto da visita e cosa ci sia da fare lo affronteremo nello specifico»

E’ consapevole che il futuro della città è in buona parte nelle sue mani?

«Sono consapevole di questo, ma prima viene la squadra. Mi farò operatore in base a quello che la squadra mi metterà in grado di fare. E’ mia intenzione migliorare Rovigo, ma non ho la bacchetta magica e spero di non deludere».