L'allarme della Caritas di Rovigo: "In arrivo un'ondata di nuovi poveri"

Rossin, referente del centro di ascolto diocesano di Adria e Rovigo: "Numeri in crescita, dobbiamo essere pronti"

Si rischia l'aumento del numero di clochard

Si rischia l'aumento del numero di clochard

Rovigo, 28 dicembre 2020 - L’emergenza sanitaria iniziata nei primi mesi dell’anno ha aumentato e accentuato i disagi, soprattuto economici, di molti cittadini. E la conferma arriva anche da coloro che abitualmente aiutano le persone in stato indigenza. Tra questi la Caritas. "Abbiamo potuto verificare l’emergere di situazioni di difficoltà – spiega Mauro Rossin, operatore e referente del Centro di Ascolto diocesano di Adria e Rovigo – proprio dovute all’emergenza sanitaria in corso. Abbiamo inoltre riscontrato un deteriorarsi di quelle situazioni di bisogno già note ai servizi e alla rete territoriale solidale". Caritas ha provveduto a cercare di garantire la massima tutela, a partire da quella sanitaria, lavorando poi a supporto di parrocchie, associazioni di volontariato. ra le richieste più comuni: spese alimentari e pagamenti di utenze domestiche. "Dovute alle difficoltà causate dalla sospensione di alcune attività di lavoro" conferma. Ma l’emergenza ha colpito anche tutta la rete del volontariato. "Alcune associazioni hanno incontrato difficoltà nel continuare a portare avanti i proprii compiti in sicurezza – spiega – come, ad esempio, i cosiddetti servizi a bassa soglia, come asili notturni e mense. A questo abbiamo riservato una specifica attenzione, destinando risorse e promuovendo un lavoro di coordinamento". Difficile ancora quantificare quanto la pandemia abbia colpito a livello sociale, dato che il Centro di ascolto ha registrato un numero di accessi in linea con gli scorsi anni. "Tuttavia dobbiamo considerare come sono cambiate le modalità di incontro del bisogno, contatto telefonico, attivazione di una rete locale/domiciliare e la natura delle richieste – precisa Rossin –. Questo periodo chiede di rileggere i numeri nel medio periodo, considerando anche il modificarsi di modalità di lavoro e risposta al bisogno".

Il vero effetto di questo periodo di difficoltà, quindi, si mostrerà con il passare del tempo. "Sarà indispensabile mantenere uno sguardo attento a quantificare e meglio definire i bisogni che si mostreranno" conferma Rossin. La Caritas diocesana di Adria Rovigo ha il suo cuore pulsante nel Centro di Ascolto diocesano, dove le persone in situazione di bisogno possono rivolgersi per chiedere aiuto. I volontari ed operatori sono disponibili all’ascolto e all’accompagnamento. Tra i servizi, la doccia per persone senza dimora, i corsi di lingua italiana per donne straniere "‘ivere in Italia’, il progetto Na.Ve. - Network Antitratta Veneto, i progetti di sostegno sociale. "Durante il periodo di pandemia abbiamo proseguito le nostre consuete attività, adattandole per garantire agli ospiti dei servizi, ai volontari e agli operatori la doverosa tutela sanitaria – racconta il referente del Centro d’ascolto – ed il rispetto delle restrizioni. Il nostro lavoro si è concentrato nell’attivazione e promozione della rete solidale perché venisse garantita una presenza territoriale capillare ed efficace. Fondamentale, poi, la destinazione di specifiche risorse economiche per agevolare le attività dei volontari delle parrocchie e permettere loro d i rispondere alle richieste di aiuto arrivate da tutto il territorio diocesano".