Adria, Paolo Tessarin è imputato e candidato

In lista per il consiglio comunale con Fratelli d’Italia e sostiene Giorgia Furlanetto

Giorgia Furlanetto (foto Braghin)

Giorgia Furlanetto (foto Braghin)

Adria (Rovigo), 25 maggio 2018 - Imputato di furto aggravato e candidato consigliere comunale di Fratelli d’Italia. È la situazione in cui si trova Paolo Tessarin, 56 anni di Porto Viro, residente a Taglio di Po. L’ultima udienza di un processo ormai alle battute finali è stata il 9 maggio scorso. La prossima sarà il 18 giugno di fronte al giudice Raffaele Belvederi, cioè a metà fra il primo turno ed il possibile ballottaggio.

Per il rinnovo del consiglio comunale di Adria infatti gli elettori sono chiamati al voto domenica 10 giugno, ma se nessuna coalizione raggiungerà la maggioranza assoluta quel giorno, i due candidati sindaco più votati si sfideranno al ballottaggio due settimane dopo. Fratelli d’Italia in coalizione con la civica Forza Adria dell’avvocato Sandra Passadore sostiene la candidatura sindaco dell’avvocato Giorgia Furlanetto, ex assessore della giunta di centrodestra di Massimo Barbujani.

Furlanetto in questi ultimi anni e durante la compagna elettorale sta facendo del tema della legalità la propria bandiera accusando soprattutto l’ex vice sindaco Federico Simoni di Forza Italia di un atteggiamento troppo vicino all’azienda Coimpo, che si trova dal 2014 nell’occhio del ciclone dopo la tragica morte sul lavoro di 4 persone e a causa delle successive inchieste per traffico di rifiuti. Fratelli d’Italia sere fa aveva organizzato l’incontro: «Dalla parte dei cittadini onesti. Legalità, sicurezza, certezza della pena» in sala Cordella ad Adria, a sostegno di Giorgia Furlanetto. Tra i relatori Sergio Berlato, coordinatore regionale del partito e presidente della terza commissione permanente del consiglio regionale del Veneto.

Fratelli d’Italia ad Adria sostiene una candidatura sindaco alternativa alla coalizione tra Lega e Forza Italia, anche a causa degli attriti fra Giorgia Furlanetto e Federico Simoni, il cui nome è comparso in qualche intercettazione telefonica durante le indagini senza che questo abbia però comportato la sua iscrizione nel registro degli indagati. I fatti per i quali invece risulta imputato di furto aggravato il candidato consigliere Tessarin sono di qualche anno fa.

«Lui lavorava per me con la sua partita Iva. Un mio collaboratore l’ha beccato in flagranza e mi ha chiamato mentre faceva razzia nel mio allevamento di vongole veraci a Porto Caleri», racconta Mario Donà della società Minerva, che nel processo è costituito parte civile. Il suo avvocato, Giovanni Montalto del foro di Ferrara, spiega: «La denuncia riguarda una delle numerose occasioni in cui sono state fatte le razzie di vongole, tra l’altro utilizzando mezzi di pesca che hanno gravemente danneggiato la coltivazione. Questo è stato a mio avviso confermato dai testimoni che sono stati già escussi. Il processo si occupa in particolare di una contestazione. L’imputato non si è mai presentato al dibattimento». Informata della vicenda ieri Giorgia Furlanetto ha dichiarato che non sapeva e non immaginava che Tessarin potesse essere invischiato in una situazione di questo tipo ed ha annunciato che avrebbe preso le distanze da lui.