Adriese, carattere e cuore

La vittoria di mercoledì è solo l’ultima dimostrazione della crescita del gruppo

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L’Adriese ha ritrovato il suo proverbiale cuore granata, segno distintivo della beneamata ultracentenaria. Cuore granata, nell’immaginario dei tifosi, significa saper reagire alle avversità, non mollare mai e lasciare ogni stilla di sudore sul campo, indipendentemente dal risultato. Tutte qualità che gli uomini di Gianluca Mattiazzi hanno sfoderato mercoledì, nel 2-1 sul Belluno, riuscendo a vincere nel finale nonostante l’inferiorità numerica, al cospetto di un avversario con 6 punti in più in classifica. Ma questa è solo l’ultima dimostrazione della crescita – in particolare sul piano caratteriale – che i granata hanno imboccato nell’ultimo mese, dopo l’ultima sosta causata dal Covid. Basti pensare al pari agguantato sempre nel finale contro l’Ambrosiana (al termine di una gara giocata male) o alla doppia rimonta nel derby col Delta. Se nella prima parte di campionato l’Adriese era incapace di reagire agli schiaffoni, ora è diventato un punto di forza. Del resto che i granata ora abbiano uno spirito pugnace lo testimoniano anche i ‘rabbiosi’ ingressi in campo nei secondi tempi, valsi un gol nei primissimi minuti nelle ultime due gare (ed era già successo contro la Virtus Bolzano).

"Quanto alla mentalità ormai abbiamo cominciato ad ingranare – dice orgoglioso mister Mattiazzi – vogliamo sempre primeggiare e vincere a tutti i costi. E i tre punti d’oro conquistati contro l’ottimo Belluno lo dimostrano". Tante infatti le indicazioni confortanti: l’ennesima prestazione super di Marocco tra i pali e il ritorno monumentale dall’infortunio di Boscolo Berto, che col compaesano chioggiotto Tiozzo ha composto una solida coppia arretrata. Da menzionare anche gli indispensabili Bonetto e Beltrame, a segno assieme per la seconda gara di fila, e l’incoraggiante prima da titolare del talentino (classe 2003) Hermes. Certo, vanno registrate anche le note meno liete. In primis la giornata no di Kabine. E poi le assenze di ben 5 titolari che i granata sconteranno tra 48 ore a Este: gli squalificati Boscolo Papo, Vecchi e Marangon e gli indisponibili Cavallari e Meneghello. Il forte difensore patavino, in particolare, ha chiesto e ottenuto un periodo di stop a causa di gravi problemi familiari. "E’ un ragazzo eccezionale e lo aspettiamo a braccia aperte quando sarà pronto – dice Mattiazzi – gli siamo vicini. Ma ad Este andremo per giocarcela, ormai siamo abituati alle emergenze". Capitolo mercato: tesserato il secondo portiere Tiziano Causin (ex Olimpia Agnonese), liberando l’esterno Matteo Perrotti.

Stefano Chiarelli