Adriese, il morale è alto Ma la prova non è finita

Domani al ‘Montidon’, tana dell’Ambrosiana (reduce da 4 vittorie consecutive). Grazie al 2-1 sul Chions, i granata hanno infranto la maledizione del Bettinazzi

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A 24 ore dal turno infrasettimanale al ‘Montidon’ di Sant’Ambrogio di Valpolicella, tana della lanciatissima Ambrosiana (reduce da 4 vittorie consecutive), è alto il morale in casa Adriese. Grazie al sofferto 2-1 di domenica sul Chions, i granata non solo hanno infranto la "maledizione del ‘Bettinazzi’" (presidente Scantamburlo docet) con oltre tre mesi senza vittorie interne, ma sono anche riusciti a conquistare il quarto risultato utile consecutivo, compiendo un passo importante in chiave salvezza. La fatidica quota 40 punti è ormai a sole due lunghezze, anche se per raggiungere il traguardo matematicamente bisognerà arrivare ai 44-45. Segno che, dopo l’ultima sosta di marzo, la squadra di Gianluca Mattiazzi ha saputo svoltare come richiesto dalla società, sia da un punto di vista tecnico che psicologico. "Dopo il primo tempo di domenica ho perso la pazienza – dice Mattiazzi, tornando a commentare la vittoria sul fanalino di coda Chions – purtroppo abbiamo sentito troppo la tensione di una partita non facile, come non ce ne sono mai in questo girone, il più tosto dell’intera D. Non riuscivamo a girare la palla e a seguire il piano preparato in settimana. Ma per fortuna siamo venuti fuori nella ripresa. Decisivi i tre cambi dopo i primi 45’? Hanno sortito un buon effetto – continua il tecnico – avevamo bisogno di maggior qualità ed esperienza. E poi ogni tanto può starci un piccolo colpo di fortuna, come il tiro-cross vincente di Vecchi". Doti aggiunte da capitan Pagan, che ha portato ordine nella manovra in mezzo al campo, e da bomber Rosso, tornato al gol (il sesto in campionato) dopo un lungo digiuno, senza dimenticare l’apporto offerto dal giovane Cavallari. E non è dispiaciuto nel finale neppure Maniero, a conferma che Mattiazzi spesso in questa stagione (nonostante non poche critiche) grazie alle sostituzioni ha saputo imprimere svolte significative. Ora l’Adriese, anche in vista di due match complicati come quello di domani e del derby di domenica al ‘Bettinazzi’ contro un Delta rigenerato dalla cura Gherardi, ha la giusta fiducia per sfondare ben presto il ‘muro’ dei 40. Con due incognite: i recuperi di due totem come Marangon e Boscolo Berto. "Non sono molto ottimista nel riaverli domani – allarga le braccia Mattiazzi – qualche speranza in più c’è invece per domenica. In particolare Berto ha subito un infortunio al setto nasale in allenamento, speriamo sia arruolabile con il Delta".

Stefano Chiarelli