Adriese solida in difesa: ma mancano i gol

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L’Adriese ha riscoperto la propria vocazione muscolare, contraddistinta da ordine tattico e solidità difensiva. Tutte caratteristiche che corrispondono al credo del proprio allenatore, Gianluca Mattiazzi (foto). Già, perché in queste prime 15 gare di campionato i granata hanno subito appena 14 gol, risultando essere al momento la quarta miglior retroguardia del girone. Il dato, infatti, è parziale: per ora solo Delta, Trento e Arzignano hanno fatto meglio, ma tutte e tre hanno alcune partite da recuperare (i biancazzurri addirittura cinque). Perciò i numeri premiano la squadra di Mattiazzi, che non a caso mercoledì hanno fermato sullo 0-0 la corazzata Trento del grande ex Aliù, mantenendo inviolata la propria porta per la sesta gara stagionale. Non è quindi eresia pensare che, limitando le disattenzioni su palla inattiva, i granata avrebbero una classifica nettamente migliore. Ma Mattiazzi può essere soddisfatto per aver reso ancora una volta ‘d’acciaio’ la sua Adriese. L’uomo che meglio incarna questa forza difensiva è Davide Boscolo Berto, probabilmente il miglior centrale della categoria. Accanto a lui è in crescita Tiozzo, che sta ben sostituendo Meneghello, senza dimenticare l’inserimento di Scarparo sulla fascia destra, che ha dato ulteriore solidità, e le prestazioni sempre affidabili in porta di Marocco. Ma non di minore importanza è l’apporto in fase difensiva della cerniera centrale di centrocampo Boscolo Papo-Bonetto, così come la corsa di Beltrame sulle fasce. A fare da contraltare, tuttavia, c’è la fase offensiva, il vero tallone d’achille di questa Adriese. I granata hanno firmato appena 15 gol, risultando essere per ora (al netto di tutti i recuperi) il 14esimo attacco del girone. Per questo l’Adriese, finora, ha fatto meglio quando si doveva difendere o mantenere il vantaggio, faticando invece quando le circostanze le imponevano di attaccare. Qui Mattiazzi dovrà presto trovare un antidoto, nel frattempo va registrata la cessione dell’attaccante Florian alla Luparense.

Stefano Chiarelli