Rovigo, torna in panchina la coppia Fiorin-Zecca

Dopo aver lavorato assieme all’Adriese, l’ex centrocampista del Genoa che ha chiuso la carriera da giocatore a Rovigo, e il preparatore atletico rodigino ripartono dall’Azzurra Due Carrare, in Promozione

Una coppia affiatata: Lorenzo Zecca, a sinistra, e Valeriano Fiorin.

Una coppia affiatata: Lorenzo Zecca, a sinistra, e Valeriano Fiorin.

Rovigo, 6 febbraio 2020 - Si è riformata la coppia Valeriano Fiorin-Lorenzo Zecca, allenatore il primo e preparatore atletico il secondo. Da martedì, l’ex centrocampista del Genoa degli anni d’oro (e capitano del Rovigo per tre stagioni, l’ultima centrando la promozione in serie D nel campionato 2001-02) e il rodigino Zecca, preparatore atletico professionista, lavorano per tirare fuori dalle secche dei play out, l’Azzurra Due Carrare, squadra di Promozione, battuta domenica dal Porto Viro che è costata la panchina a Paolo Meneghetti.

Così, il direttore sportivo Andrea Stefani ha pensato proprio a Fiorin per la sua esperienza, e “Fiore”, che a Rovigo ha lasciato ricordi indelebili, ha chiamato subito Lorenzo Zecca il “prof” col quale aveva già collaborato prima a Pozzonovo e poi ad Adria in Eccellenza. Zecca quest’anno aveva cominciato a fare la preparazione atletica al Duomo, formazione rodigina di Seconda categoria, chiamato da Giuseppe Nasti, tecnico dei biancazzurri esonerato a dicembre. “E’ sempre un piacere per me, dice Zecca, lavorare con una persona splendida come Valeriano. Ci conosciamo dai tempi della Piovese; è un leader positivo che non fa pesare il suo prestigioso passato calcistico, sempre pronto a dispensare consigli e a soffermarsi soprattutto con i più giovani.”

E la semplicità, a tratti spiazzante, nonostante lo storico gol che segnò in coppa Uefa nel 1991, con il Genoa di mister Osvaldo Bagnoli, dei vari Aguilera, Skuhravy, Eranio, Branco, Bortolazzi, Gian Luca Signorini, e un’altra perla di rete in un Bari-Genoa, 1-2 nella stagione 1991-’92 è la caratteristica principale di Fiorin, che ha alle spalle esperienze importanti in panchina tra Eccellenza, Promozione e Prima Categoria: Piovese, Casalserugo, Pozzonovo (quattro anni esaltanti coronati dallo storico salto del club in Eccellenza), Adriese e, l’ultima, Union Cadoneghe, col quale ha vinto il campionato di Prima categoria.

“Dopo un anno lontano dal campo, la voglia di tornare nella mischia era davvero tanta, dice Fiorin. Mi sento carico e pronto a dare battaglia. Le prime sensazioni sono positive: la squadra è molto giovane, con alcuni elementi di maggiore esperienza, e sul piano fisico sta bene. Logicamente dovrò lavorare soprattutto sulla testa dei ragazzi, che hanno bisogno di un risultato importante per ritrovare fiducia e autostima. Ho trovato giocatori seri e disponibili, determinati ad uscire da questa situazione. Ho detto loro che ci aspettano dieci battaglie: bisognerà dare il massimo per raccogliere più punti possibili e vincere questa “guerra” chiamata salvezza”.

L’esordio di Fiorin sarà tutt’altro che morbido, visto che domenica è in programma la durissima trasferta contro il Mestrino Rubano, terza in classifica con 37 punti, 19 in più dell’Azzurra Due Carrare. “Affronteremo una squadra costruita per vincere e sarà la prima di dieci finali. Da qui alla fine incontreremo le prime sei della classifica, non c’è margine per abbassare la guardia. Bisogna fare quadrato e ognuno deve essere pronto a dare qualcosina in più. Poi, si sa, un pizzico di fortuna non guasta mai: nel calcio come nella vita.”