Almerino Milani non è solo un dirigente di lungo corso del Frassinelle Calcio, per il calcio polesano è molto di più. Alla guida del ‘suo’ Frassinelle ha attraversato tantissime fasi del nostro calcio. Ha battagliato, sportivamente, contro società economicamente e organizzativamente ben più strutturate, ha costruito, anno dopo anno, formazioni sempre competitive rispetto alla categoria di riferimento. Ha incassato delusioni e successi con lo stile che lo ha sempre contraddistinto, mai sopra le righe, preciso e puntuale. Insomma, Milani è uomo di campo e dirigente che incarna la figura gestionale del calcio dilettantistico. E’ quindi per tutti questi motivi che la sua opinione nei confronti del periodo che proprio il calcio dilettantistico sta attraversando, è qualcosa di più di un punto di vista di un addetto ai lavori. L’esperienza pluridecennale di Almerino Milani ci consente di approfondire ulteriormente la riflessione, apre scenari e, di fatto, mette in discussione la gestione dell’emergenza pandemia nel suo complesso. A prescindere dal livello delle presunte responsabilità, sollecitato dalle nostre considerazioni nel merito della questione, Milani è al solito franco e diretto: "Io, per natura, non sono molto ottimista e pertanto ero contrario ad iniziare questo campionato. Si dovevano attendere tempi migliori. Hanno voluto forzare la mano perché, a mio avviso, avevano bisogno di fare cassa e il fatto che reclamino il pagamento della seconda rata dell’iscrizione, pur spostata a dicembre, considerato che il campionato, se riprende, sarà a 2021 inoltrato, avvalora ulteriormente la mia ipotesi". L’attacco frontale ai vertici federali non si ferma qui: "Non parliamo poi di come sembra vogliano portare a termine il campionato. Si ipotizza la conclusione del solo girone d’andata e poi, di seguito, play off e play out. Una vera e propria presa in giro nei confronti di tutti, società, calciatori e tifosi. Questa è la mia opinione, so che posso apparire polemico ma alle domande io rispondo sempre con franchezza e sincerità. Il mio stile è questo, e che Dio ce la mandi buona".
Sandro Partesani