La capitale del tennis

Il paese, un migliaio di abitanti, al centro di questo sport

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E anche questo obiettivo è stato raggiunto. Un torneo internazionale di tennis a Gaiba era davvero molto lontano da ipotizzare anche nell’immaginario del più ottimista tra gli appassionati e invece grazie a un lavoro certosino, giorno dopo giorno, i volontari del Tennis Club non solo l’hanno pensato, ma l’hanno realizzato. E , nell’entusiasmo generale, sono riusciti a chiuderlo nel migliore dei modi. Gaiba, paese che vanta un migliaio di abitanti, per una settimana è stata al centro nevralgico del tennis agonistico nazionale e il successo, è bene sottolinearlo, è arrivato in un ambiente che niente ha tolto alla propria quotidianità. A partire dalle volontarie e dai volontari, giovani e giovanissimi che alla causa hanno sacrificato tempo libero proprio e di parecchi genitori, ragazze e ragazzi che sono stati la vera e propria anima dell’organizzazione a ‘Gaibledon’ e che, da anni, sui campi in erba dell’impianto di via De Gasperi, trascorrono buona parte delle loro vacanze estive. E’ questa la base vincente del progetto, la serenità che solo gli ambienti di alto profilo, umano e tecnico, riescono a offrire. Poi, è chiaro, il livello organizzativo si è alzato di anno in anno dal 2012 a oggi, il primo presidente del circolo, Nicola Zanca, è anche diventato sindaco del paese e al suo posto, alla guida della quasi perfetta macchina organizzativa, è arrivato un nuovo presidente, se possibile ancora più determinato del suo autorevole predecessore. La crescita è stata costante, come spiega il direttore degli Internazionali di Gaiba 2021, Fabio Morra: "Questo è l’ambiente ideale per fare tennis, personalmente sono soddisfatto di come si è svolto il torneo, sono soddisfatto del livello tecnico e dell’ambiente in generale. Ma quello che conta è che siano contenti gli atleti e che il circolo di Gaiba sia arrivato a organizzare l’unico torneo internazionale di tennis a livello nazionale. Quello visto a Gaiba in questi giorni non deve essere considerata la fine di un percorso ma l’inizio di una strada che certamente è difficile ma sono convinto possa dare tante soddisfazioni a questi ragazzi". Fondamentali le sinergie attivate, durante la mattinata di domenica il sindaco Nicola Zanca, a questo proposito, ha voluto ringraziare pubblicamente la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, rappresentata a Gaiba da Fabio Paoletti, membro del consiglio di amministrazione, la Regione Veneto con Enoch Soranzo, consigliere regionale e, a sottolineare l’importanza dell’internazionalismo nello sport, la presenza di Valentina Mini, titolare della cattedra Unesco all’Università di Ferrara. Le presenze di Cristiano Corazzari, assessore regionale allo Sport, Laura Cestari e Monica Bisaglia, neo consigliere regionali, hanno confermato l’attenzione di Regione Veneto alla realtà polesana durante tutta la settimana del torneo. Il match di finale, peraltro molto avvincente, il giusto epilogo ad una prima edizione che, lo scriviamo da giorni, a Gaiba sarà ricordata per anni. Ma se è vero che il buon giorno si vede dal mattino ipotizzare un futuro ancora più roseo, allo stato attuale dei fatti, non sembra così assurdo.

Sandro Partesani