Rugby, Quaglio ai mondiali. "Sogno che si realizza, non deluderò nessuno"

"Ora stacco la spina in famiglia per una settimana dopo due mesi di ritiro"

Nicola 'Bibi' Quaglio

Nicola 'Bibi' Quaglio

Rovigo, 20 agosto 2019 - Come abbiamo detto ieri, Nicola «Bibi» Quaglio è stato selezionato dal ct della nazionale italiana di rugby per partecipare ai mondiali in programma nel prossimo mese di settembre in Giappone. Al pilone rodigino abbiamo chiesto quali sensazioni sta vivendo dopo l’ufficialità che farà parte del gruppo dei 31 azzurri che parteciperanno alla missione nipponica. «Beh, direi che è un sogno che si realizza. Per un’atleta partecipare ai mondiali credo sia la miglior cosa che possa succedergli. E’ il coronamento di una carriera che va a premiare i sacrifici per uno sport per il quale ti sei tanto dato. E’ il riconoscimento degli sforzi fatti e del lavoro non solo del singolo, ma di ha contribuito affinchè arrivassi a giocare a determinati livelli. Comunque finchè non salgo sull’aereo per il Giappone non ci credo»

Dopo le prime amichevoli dove è stato impiegato solo nel primo tempo contro l’Irlanda, si era pensato che non rientrasse nei piani di O’Shea, invece…

«No guardi tutte le scelte che O’Shea ha fatto era già note. Doveva provare alcune cose e per tale motivo ha fatto determinate scelte. Tutti ci siamo sentiti in questi due mesi di preparazione parte integrante del progetto. Le scelte fatte fa O’Shea non hanno colto di sorpresa nessuno».

Quindi era sicuro della chiamata?

«In settimana il tecnico ha parlato con coloro che non avrebbero fatto parte del gruppo dei 31. A chi è rimasto ha detto che ora abbiamo una responsabilità in più per la maglia che indossiamo, per i tifosi e per tutti i giocatori che sono rimasti a casa».

Ora avete una settimana per staccare la spina.

«Dopo due mesi di ritiro c’era anche bisogno di rivedere i propri cari e staccare un po’ la spina. Sono stati due mesi intensi e da domenica ci attende un altro periodo altrettanto intenso. Ma questa settimana voglio pensare ai miei familiari».

Quindi da domenica raduno a Verona e si riparte…

«Sì. Ci attendono due duri test match. Prima contro la Francia e poi contro l’Inghilterra. Saranno dure battaglie perché chi entrerà in campo lo farà anche per convincere il proprio tecnico di meritare la maglia da titolare».

Dove può arrivare l’Italia?

«Siamo capitati in un girone di ferro insieme agli All Blacks e al Sud Africa. Prima di loro incontreremo Namibia e Canada, contro le quali dobbiamo assolutamente vincere».

Personalmente cosa si augura?

«Di giocare un buon mondiale e di non deludere chi ha creduto in me».