"Rhodigium, il nostro progetto fermo al palo"

Coach Pegoraro: "Aspettiamo il 24 novembre e poi speriamo di poter tornare ad allenarci come si faceva a giugno con piccoli gruppi"

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Solmec Rhodigium ferma al palo. E con essa tutto quello che è l’universo della Rhodigium Basket che, dopo il Dcpm per la pandemia da Covid-19 di domenica scorsa, ha fermato ogni attività. Dal minisbasket alla serie B passando per tutto quello che è il settore giovanile rossoblù. L’ultimo Dcpm anticovid-19 ha messo un freno a tutti gli sport di contatto che non sono di rilievo nazionale. E adeguandosi a questa regola la Federbasket ha autorizzato solo l’attività che viene gestita a livello centrale dando il via libera ai campionati di serie A1, A2 e B maschile oltre che A1 e A2 femminile. Stop, invece, a tutti quelli che sono i campionati gestiti a livello di comitato Fip regionale, tra cui la serie B femminile dove milita la Solmec Rhodigium e naturalmente anche a quelli gestiti dai comitati provinciali. E così da lunedì tutta l’attività della Rhodigium Basket si è fermata con centinaia di atleti costretti allo stop almeno fino al prossimo 24 novembre. A fare il punto della situazione Giulia Pegoraro, allenatrice della squadra di serie B nonché deus-ex-machina della Rhodigium Basket.

Dunque Giulia come stanno le cose?

"Di fatto è tutto fermo, dal minibasket al settore giovanile per finire con le due squadre senior della Promozione e della serie B. I campionati sono stati posticipati a gennaio 2021 ma se le cose continuano così non so proprio se si inizierà mai questa stagione"

È pessimista?

"Non si tratta di essere pessimisti ma di guardare in faccia alla realtà. E quindi non possiamo non prendere in considerazione anche la peggiore delle ipotesi"

Per il futuro come state cercando di organizzarvi?

"Intanto aspettiamo il 24 novembre e poi speriamo di poter tornare ad allenarci se non altro come si faceva a giugno con gruppetti"

Preoccupata per la serie B?

"Sinceramente a questo punto il discorso serie B viene in secondo piano. Il progetto Rhodigium Basket parte dai più piccoli per finire con la prima squadra. La Rhodigium coinvolge centinaia di atleti e con essi le famiglie e con loro abbiamo preso un preciso impegno che puntiamo di portare a termine"

Obiettivi?

"Avere una squadra che gioca in serie B in un palasport vuoto non ha poi senso. Ce l’ha nel momento in cui ad assistere alle partite della prima squadra vengono tutti quei ragazzi e ragazzine che durante la settimana si allenano e poi al sabato vanno a tifare per le loro beniamine. Per questo allo stato attuale dobbiamo avere come focus principale il ritorno in palestra per riuscire a proseguire nel nostro progetto".

Osvaldo Prestia