Ripartenza, calcio diviso "Dura finire la stagione"

Il presidente della Figc veneta Ruzza ne ha parlato all’assessore Corazzari. Scettici gli addetti al lavori. Pizzo (Rovigo): "Tornei a marzo con quale formula?"

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Il calcio dilettantistico, dall’Eccellenza in giù, compreso quello giovanile, è fermo da ottobre dello scorso anno. E la ripresa dei campionati è veramente appesa ad un filo, anche perché il nuovo Dpcm entrato in vigore nelle ultime ore ha prolungato il divieto degli allenamenti collettivi fino ai primi di marzo. Così, dopo il rinnovo dei vertici regionali della Figc, il rieletto Giuseppe Ruzza ha incontrato l’assessore allo sport della Regione Veneto il polesano Cristiano Corazzari. "È stato ribadito, dice il numero 1 della Figc veneta, che i nostri impianti sono luoghi sicuri, dove ci si può allenare all’aperto e dove i dirigenti applicano in modo quasi maniacale i protocolli che in altri ambiti non ci sono. Serve quindi buonsenso per poter permettere ai nostri ragazzi di ripartire. Da troppo tempo sono fermi, apatici, disinteressati, quasi tristi e demotivati. Abbiamo chiesto, su questo argomento, una riflessione e, soprattutto, di investire la Conferenza delle Regioni segnalando, appunto, che le società risultano rispettose dei protocolli diventando di fatto una barriera contro il contagio. L’assessore Corazzari ha condiviso le nostre riflessioni ricordando anche che nel Veneto da alcuni giorni si riscontra un leggero miglioramento riguardo il numero dei contagi. Fermo restando tale cambiamento favorevole, ha manifestato attenzione alle richieste di apertura agli allenamenti di gruppo".

Molto scettico sulla ripresa, anche Davide Pizzo, tecnico del Rovigo. "Ricomincerei subito, perché il calcio, il campo, mi manca tantissimo, ma dobbiamo essere realisti e le difficoltà sono tante. Più il tempo passa, più diventa complicato pensare di portare a termine la stagione. Quando sarà comunicata la data per ripartire, serviranno 4 settimane di preparazione per poi poter tornare a giocare. Quindi, se l’ultimo Dpcm ha prorogato gli allenamenti collettivi fino a marzo, l’ipotesi di ripartire sarebbe aprile inoltrato e con che formula? Completando il girone di andata e fare play off e play out? Inserendo turni infrasettimanale, complicando in un certo senso le cose, visto che siamo sempre dei dilettanti? E poi, in caso di nuovi contagi, cosa succederebbe?". E’ fattibile uno stop totale, un congelamento dei campionati, e un arrivederci a settembre, con una ripartenza in, maggior, sicurezza? "Tutto può succedere, è una decisione che devono prendere le autorità competenti. Se ci daranno l’ok per ripartire, faremo di tutto per essere pronti".

Cristiano Aggio