Rovigo, un pari che non va bene

C’è molto rammarico in casa Rovigo per il pareggio contro il Colli Euganei nel debutto in campionato. La gara del Gabrielli ha messo in evidenza i pregi e i difetti del Rovigo: non segna anche quando crea tante occasioni da gol e subisce non appena gli avversari arrivano nei pressi dell’area. È sicuramente stato un passo indietro rispetto alle due uscite di Coppa, che avevano fatto vedere un Rovigo cinico e concreto (1-0) in casa della favorita Vis Lendinara, e straripante contro il modesto Crespino Guarda Veneta, dove sono piovuti gol a grappoli (6, a zero). E chi, si attendeva un debutto in campionato con i fuochi d’artificio, visti peraltro nella bellissima presentazione delle squadra venerdì sera, è rimasto deluso. "Sono arrabbiato anche io, dice mister Pizzo, perché mi aspettavo qualcosa di più, maggior concretezza che non c’è stata. Poteva finire in goleada, e invece, abbiamo un solo punto in classifica. Ma non è il caso di fare drammi". Oggi, alla ripresa degli allenamenti, la gara sarà analizzata, anche con la presenza del diesse Lucio Buratti, proprio perché non si ripetano ancora situazioni come quella di domenica dove si sono contate otto nitide occasioni per fare gol con il portiere Cattozzo, inoperoso per tutti i 90’ di gara. Contro il Colli Euganei sono più le note negative che quelle positive: quelle col segno + portano il nome di Nani, ultimo arrivato e tra i più propositivi, di Turra, alla prima presenza e uomo gol e le sufficienze di Zamberlan e Ochoa. Molti più i segni meno, a partire da Trovò, incerto e lento a centrocampo come Zaghi, decisamente insufficiente nelle gestione di quasi tutte le palle giocate, a partire da quelle inattive. c.a.