Rugby, non si gioca. Bersaglieri fermi ai box

Emergenza Coronavirus, salta la partita con il Colorno. Confermata la possibilità di potersi allenare ma solo a porte chiuse

L’allenatore Umberto Casellato

L’allenatore Umberto Casellato

Rovigo, 7 marzo 2020 - Tutto fermo per il coronavirus. Dopo Fiamme Oro – Femi Cz Rovigo, rinviate anche Femi Cz Rovigo – Hbs Colorno e Kawasaki Robot Calvisano – Femi Cz rispettivamente in programma oggi e sabato prossimo. Con un comunicato stampa la Federugby, facendo proprie le indicazioni prese dalla presidenza del consiglio, sospende tutte le attività agonistiche di questo e del prossimo fine settimane.

Tutto fermo, insomma, fino al 15 marzo. Poi si vedrà. Confermata, invece, la possibilità di potersi allenare anche se ciò deve avvenire a porte chiuse. Una scelta dovuta da parte della Fir come dichiarato dal presidente Alfredo Gavazzi. "La decisione di sospendere sino al prossimo 15 marzo tutta l’attività sul nostro territorio – ha dichiarato il presidente della Fir, Alfredo Gavazzi – è coerente con le misure adottate dal governo per far fronte all’emergenza che il nostro Paese si trova ad affrontare in questo periodo. Siamo costantemente al lavoro per valutare l’evolversi della situazione e determinare le misure da adottare in vista di una ripresa delle attività in totale sicurezza. Siamo consapevoli delle forti implicazioni che la decisione di questo nuovo stop avrà sul rugby italiano a ogni livello, ma siamo profondamente convinti che la direzione assunta sia responsabile, rispettosa della salute dei giocatori, degli staff e di tutti coloro che sono quotidianamente coinvolti nel nostro sport". Nel comunicato stampa diramato a tutte le società affiliate si legge: "La Federazione Italiana Rugby, facendo seguito al decreto della presidenza del consiglio dei ministri pubblicato in data 4 marzo, ha deliberato la sospensione di tutta l’attività agonistica e non agonistica su territorio nazionale dalla data odierna sino al 15 marzo incluso. La delibera fa seguito a consultazioni con il medico federale, la commissione medica e l’associazione Italiana rugbisti e tiene in doverosa considerazione la tutela sanitaria dei tesserati e delle responsabilità in capo alle società affiliate. Lo svolgimento delle sedute di allenamento per l’attività agonistica (Seniores, U18, U16), da svolgersi a porte chiuse o, all’aperto in assenza di pubblico, nei territori esclusi dalla sospensione totale di ogni attività, è subordinato all’obbligo delle società sportive a mezzo del proprio personale medico, di effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus Covid-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano".