Rugby, lo scudetto e una stella. Omaggio ai campioni del sogno / FOTO

Trent'anni fa batterono la squadra di Treviso a Roma

La premiazione dei campioni del rugby

RUGBY FESTA DOPO 30 ANNI SCUDETTO ROMA 01.06.2018 LA PREMIAZIONE DI TITO LUPINI

Rovigo, 2 giugno 2018 - Tanta emozione alla cerimonia «30 da campioni, campioni per sempre» che si è svolta ieri tra Palazzo Nodari ed in piazza Vittorio Emanuele II. La festa organizzata per i 30 anni dallo scudetto della stella Rugby Rovigo. La sala del consiglio comunale era gremita per vedere quegli eroi che trent’anni fa al Flaminio di Roma batterono in finale il Benetton Treviso (FOTO). 

A fare rivivere quello storico scudetto i dirigenti da allora con in testa il presidente di quella stagione Giancarlo Checchinato insieme ai dirigenti di allora Giuseppe Favaretto, Matteo Suriani, Garbiele Breviglieri, Antonio Cappelini. Il sindaco Massimo Bergamin ha detto che «Rovigo è una città in mischia e che siamo tutti bersaglieri». Marco Trombini, presidente della Provincia, ha affermato che «quella vittoria oltre a radicare il rugby ha dispensato a tutti un sentimento non facile da provare: la felicità». Quindi il presidente della Rugby Rovigo Nicola Azzi ha sottolineato che «il binomio delle parole rugby e Rovigo è indivisibile». Il presidente del Civ Veneto Marzio Innocenti ha ricordato che in quella stagione lui col suo Petrarca uscì in semifinale proprio per mano del Rovigo.

La parola è passato al presidente del comitato organizzatore e della Rugby Rovigo della stagione 1987/88, Giancarlo Checchinato. Checchinato ha fatto un lungo excursus di quel campionato e di come si arrivò allo scudetto. Ma prima ha voluto ricordare la figura di Nairn McEwan la cui notizia della scomparsa è giunta proprio ieri. Checchinato ha voluto ricordare tutti gli artefici di quella vittoria facendo i nomi non solo dei giocatori e dei tecnici ma anche di quelle persone che lavorano dietro le quinte. Sono stati ricordati Beppe Zuin, custode del Battaglini, Lodovico Goggia presidente della Lotario Monti, Mario Bonvento che organizzò il treno rossoblù, i vice presidenti Vittorio Cogo e altri personaggi come Ugo Brazzorotto, Luciano Berger ed Enrico Suriani. Questo senza dimenticare Enzo Bellinazzo e Giovanni Raisi come pure il presidente del primo club di tifosi nella storia del rugby italiano Angelo Chinaglia che guidava il Club San Sisto. Ed è stato ricordato Antonio Bussatori, a tutti noto come Tony Manero, vero ultrà nostrano. Quindi al termine la consegna delle maglie con pergamena, cravatta e spilla.