Rovigo, 11 marzo 2011 - Mancava ancora un anno prima del trasferimento di Polla Roux in Italia. Con la maglia dei Boland, il mediano di mischia andò a sfidare a domicilio i Blue Bulls di De Marigny. «Per la prima volta, avremmo potuto batterli in casa loro — ricorda oggi il coach rossoblu —. Invece Roland si inventò un drop da metà campo e non riuscimmo a vincere. Esultò come un matto, come se avesse vinto uno scudetto». Oggi Polla e Roland sono cresciuti, hanno conosciuto l’Italia da giocatori, guadagnato i gradi da allenatore e domenica si sfideranno al Battaglini alla guida di Rovigo e Gran Ducato. Ad entrambi, la prima esperienza da head coach sta riservando molte soddisfazioni e piacevoli confronti.

Come valuti questo primo anno da tecnico?
De Marigny: «È un’esperienza positiva, che mi regala tante soddisfazioni. Mi diverto ed imparo tutti i giorni».
Roux: «E’ un anno positivo, ed il fatto di essere a Rovigo mi aiuta molto, perché conosco l’ambiente e le persone. Poi, posso mettere in pratica quello che ho sempre pensato».

Un pregio della tua squadra…
De Marigny: «Nel gruppo c’è tanto entusiasmo».
Roux: «Qui c’è fame di vittoria, da parte di tutti».

E un difetto invece?
De Marigny: «Abbiamo molti giovani italiani con poca esperienza, ma questa è compensata dall’esperienza dei nostri stranieri. Non sono preoccupato».
Roux: «Dobbiamo rimanere concentrati per tutti gli 80 minuti».

Il tuo giudizio sul livello del campionato di Eccellenza.
De Marigny: «E’ calato perché gli stranieri sono diminuiti da otto a cinque per squadra. Ma almeno così gli italiani possono giocare di più».
Roux: «Non credo che il livello delle prime cinque sia calato di molto rispetto agli ultimi anni. Mandateci Treviso e Viadana per un confronto e vediamo…».

Lancia un messaggio al tuo amico e rivale in panchina, che domenica affronterai come avversario.
De Marigny: «Ci sentiamo spesso io e Polla, siamo amici e di lui ho molto rispetto. Lo vedo sempre con piacere, ma questa settimana lo lascio tranquillo. Faremo il possibile per giocare una buona partita ed offrire un bello spettacolo».
Roux: «Con lui ho un buon feeling e sono contento che sia diventato allenatore. Ma, per domenica, gli dico…wees versigtig». (ride, perchè significa ‘fai attenzione’, in afrikaans).