Thiago Motta riceve la cittadinanza onoraria di Polesella: la storia delle sue origini

L’atto formale per il noto campione di calcio, nell’adunanza comunale. Alcuni suoi avi hanno abitato nel paese in provincia di Rovigo

Il sindaco Leonardo Raito e Thiago Motta nell'incontro del novembre 2019

Il sindaco Leonardo Raito e Thiago Motta nell'incontro del novembre 2019

Polesella, 29 aprile 2023 - Il consiglio comunale di Polesella, riunito venerdì 28 aprile, ha deciso all’unanimità di conferire la cittadinanza al campione internazionale e attuale allenatore del Bologna FC Thiago Motta. La proposta ha trovato piena concordia nei gruppi di maggioranza e minoranza che hanno sottolineato il valore della scelta legata a una storia di successo di figli dell’emigrazione polesana in Brasile. La cittadinanza onoraria a Thiago Motta sarà l’occasione per stringere una più solida amicizia con l’allenatore naturalizzato italiano, campione internazionale con un palmares di tantissimi successi. Si attende ora che Thiago Motta possa passare a Polesella per la consegna del riconoscimento, in una cerimonia che verrà organizzata come una vera festa di comunità. Nel novembre 2019, il sindaco Leonardo Raito incontrò Thiago Motta, allora allenatore del Genoa, con uno scambio di maglie e la promessa di rivedersi per la cittadinanza onoraria, che ora è formalmente realtà.

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Le origini polesane di Thiago Motta

In paese a Polesella da anni si parla di Thiago Motta, questo grazie all’origine dei suoi avi, che gli ha permesso di avere passaporto comunitario italiano e essere convocato più volte per la nazionale italiana. Si è detto delle origini del giocatore Thiago Motta, il tutto è generato dal matrimonio tra Fortunato Fogagnolo e Filomena nel lontano 1929 a Polesella, da qui il viaggio e l’emigrazione in Brasile per tentare la fortuna e trovare lavoro, come fecero molti italiani in quegli anni. Dall’unione tra Fortunato e Filomena nacque una figlia che sposò il papà di Carlos Roberto Motta, attuale padre di Thiago Motta.

A Polesella il legame con il passato è riconducibile a due figure Roberto Culatti e Luciano Fogagnolo, quest’ultimo cugino di terzo grado con il giocatore Thiago. Nel 2003 il papà Carlos Roberto Motta, in viaggio di piacere a Venezia, nel ritorno si fermò a Polesella per conoscere le origini dei propri avi e per reperire i certificati di nascita di Fortunato Fogagnolo e Filomena Culatti.

Una delle mete toccate allora dal padre di Thiago Motta, fu il bar ‘Il Cremlino’, non per caso, bensì per incontrare il cugino Luciano Fogagnolo, allora gestore del locale, che fin dai primi calci ha seguito il cugino di terza generazione Thiago Motta.

La storia di Thiago Motta, quindi, verte sul forte legame tra le famiglie Culatti, Fogagnolo e Motta, un fatto che ci rimanda a una delle tante storie di emigrazione verso il Brasile e l’America latina. Partiti per cercare lavoro, ora il destino ha regalato al ‘polesano’ Motta la gioia della convocazione nella nazionale dei suoi avi.