Una donna presidente "Sono fiera del Rovigo"

Monica Umberta Nale: "Questo ruolo mi sta appassionando davvero tanto. All’inizio c’era un po’ di diffidenza, ma poi è passata. Studio tutti i giorni"

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È l’unica presidente di una società di calcio della provincia. E, da tre mesi, è la prima presidente donna del Rovigo calcio. Monica Umberta Nale, dottore commercialista con studio in Corso del Popolo, si è calata bene nel mondo del calcio. "Mi sta appassionando molto. E non mi riferisco certamente a schemi e moduli, quello lo lascio fare ai cosiddetti ’addetti ai lavori’, ma a tutto quello che ruota attorno ad una società sportiva. È un percorso formativo continuo che sto affrontando con grande entusiasmo, studiando e aggiornandomi, perché gestire una società sportiva è come gestire un’azienda. E, oltre ai dati contabili, c’è una preponderante parte dove la socialità, il discutere, il confrontarsi, la mediazione, riveste un ruolo fondamentale. È inutile sottolineare che, soprattutto all’inizio, c’era un po’ di diffidenza nei miei confronti, considerato anche che in ambito calcistico sono pochissime le donne che rivestono un ruolo importante come quello di presidente. Sono stata invitata in una trasmissione televisiva in Emilia, e mi sono trovata a mio agio: mi hanno detto che c’è un’altra presidente donna, in una società emiliana e spero di "trovarne" una anche in Veneto"

Parlando di donne nel calcio, Rovigo quest’anno per la prima volta ha una squadra in serie A nel calcio a 5.

"Intanto faccio al Granzette tanti complimenti, alla sua allenatrice Chiara Bassi e alle giocatrici. Spero, quando il virus lo consentirà e si potrà tornare un po’ di più alla normalità, di incontrarle e di fare un qualcosa assieme. Ecco, nel mio ruolo, vorrei ritagliarmi anche spazio per coltivare queste relazioni che reputo molto importanti"

Ora, l’attività è ferma. Il Rovigo calcio, è stata una delle prime società a fermare gli allenamenti.

"Scelta condivisa, dopo esserci confrontati. Ma abbiamo messo in primo piano la salute dei ragazzi e dei loro familiari e dei nostri tecnici, custodi, autisti, pensando che sia prioritaria rispetto all’attività sportiva"

La squadra non sta andando male.

"Non entro nei tecnicismi, perché, come dicevo, lo lascio fare a chi di competenza, ma dico che sono fiera dei ragazzi, sono orgogliosa di essere il loro presidente. I ragazzi sanno di rappresentare la città capoluogo di provincia, di giocare in uno stadio prestigioso e storico per molti motivi. Mi piacerebbe vincere la coppa disciplina perché è un premio che segna il lavoro tecnico svolto e l’aspetto educativo".

Cristiano Aggio