
Aritmie, ad Ancona sistema innovativo di ablazione con Affera
Ancona, 18 aprile 2025 – Ad Ancona un trattamento innovativo per le aritmie con la tecnica “Affera”, sistema di mappatura e ablazione progettato per migliorare la sicurezza e l’efficacia del trattamento, utilizzando contemporaneamente due fonti di energia innovative, la radiofrequenza e l’elettroporazione. L’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche è tra i primi tre centri ospedalieri italiani e primo ospedale pubblico in Italia ad eseguire questo tipo di ablazione: la Clinica di Cardiologia e Aritmologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria delle Marche (Aoum), diretta dal professor Antonio Dello Russo, ha eseguito la prima procedura di ablazione trans-catetere di aritmie complesse come la fibrillazione atriale e la tachicardia ventricolare con il rivoluzionario sistema ‘Affera’.
La fibrillazione atriale è una condizione che colpisce più di 60 milioni di pazienti nel mondo e la forma persistente si verifica quando i sintomi durano per più di sette giorni e non si corregge da sola. Senza un intervento precoce può progredire, essere associata a un tasso più elevato di ricoveri cardiovascolari, ricoveri per insufficienza cardiaca, una ridotta qualità della vita e anche mortalità. “Grazie a questa tecnologia siamo in grado di tagliare di due terzi la durata di un intervento, da 180 a 60 minuti, ciò abbassa i tempi d’intervento per il paziente e per l’equipe al lavoro – spiega Dello Russo – In pochi giorni abbiamo effettuato una decina di interventi con la strategia innovativa che puntiamo a rendere strutturale”.
Tra gli altri benefici della tecnica “la sicurezza, la minor invasività e l’efficacia. “Questo è un momento storico per la Aritmologia ed Elettrofisiologia Italiana – aggiunge – Il Sistema Dual Energy offre un vantaggio senza precedenti, migliorando la sicurezza e l’efficacia delle ablazioni per i pazienti affetti da fibrillazione atriale e aritmie ventricolari. Per la nostra Università rappresenta inoltre un’opportunità unica nel campo della ricerca scientifica”.
“La ricerca scientifica è un fattore fondamentale per l’innovazione in sanità, perché permette di sviluppare nuovi percorsi terapeutici, migliorare la vita dei pazienti e ridurre i rischi – osserva il professor Gian Luca Gregori, magnifico rettore dell’Università Politecnica delle Marche – diventa quindi fondamentale un approccio transdisciplinare per affrontare le sfide di oggi e contribuire al miglioramento della qualità delle cure per tutti”.