VIRGINIA ZANETTI
Salute

Disturbi dello spettro autistico: “Un ambulatorio specializzato per un’assistenza senza attese”

La struttura nasca dalla collaborazione delle associazini di volontariato con le istituzioni: “L’obiettivo è raccogliere i dati dei pazienti per ridurre lo stress da esami e visite”

Erica Coppelli, presidente del Tortellante, Sopra, il taglio del nastro

Erica Coppelli, presidente del Tortellante, Sopra, il taglio del nastro

Modena, 3 aprile 2025 – In occasione della giornata dedicata ai disturbi dello spettro autistico ieri è stato inaugurato l’ambulatorio medico autismo ’Ama’ presso le strutture della Casa della Gioia e del Sole, grazie all’iniziativa promossa dall’associazione Tortellante, centro terapeutico abilitativo dello spettro autistico in adolescenti e giovani adulti che opera dal 2018 a Modena. L’ambulatorio rappresenta non solo l’estrema sensibilità che il territorio modenese riserva per la salute di tutti, ma anche la determinazione delle associazioni, come Aut Aut, Lilt, Si Può, Fondazione Casa di Gioia e di Sole, Croce Rossa Italiana, Fondazione Rangoni e Macchiavelli, nel collaborare tra loro e con l’Ausl e l’ordine dei medici di Modena per rendere concreto questo progetto. Lo studio medico, basato sul lavoro di operatori sanitari volontari, si presenta come spazio dedicato per i pazienti autistici con un percorso diagnostico specifico e che possa seguire loro in modo adeguato rispetto alla loro sensibilità.

Lo scopo principale dell’ambulatorio non è solo quello di accorciare i tempi d’attesa dei servizi pubblici, ma anche e soprattutto quello di raccogliere dati medici fondamentali per la salute del paziente attraverso modalità che consentano di ridurre al minimo lo stress e la paura degli esami e delle procedure sanitarie. L’ambulatorio anche se per ora è aperto ai soci è stato progettato per servire assistenza, in futuro, a chiunque ne avrà bisogno. Il progetto è stato presentato con emozione e gratitudine da Erica Coppelli, presidente di Tortellante e mamma di Filippo, ragazzo autistico: “Ci auguriamo che questo progetto sia solo alla sua fase iniziale, vorremmo allargare i nostri orizzonti superando gli ostacoli e diventare un punto di riferimento per tutti i ragazzi autistici di Modena”.

La vicesindaca e assessora alla sanità e servizi sociali Francesca Maletti ha sottolineato che “essere uniti in queste battaglie è assolutamente necessario”. “Fare conoscere ai ragazzi i luoghi in cui verranno visitati – ha aggiunto – permette a loro ed alle loro famiglie di gestire meglio l’ansia e garantisce anche cure più efficaci basate su diagnosi accurate. Quello che il volontariato può costruire quando opera in sinergia è incredibile”. “Sono molto onorata di essere qui, è importante vedere come colleghi volontari siano in grado di seguire con sensibilità le esigenze di questi ragazzi, costruendo un luogo su misura per loro. E’ lodevole – ha proseguito Cesari, vicepresidente dell’ordine dei medici di Modena. Il direttore Ausl Mattia Altini, ha precisato: “Queste esperienze volontarie costituiscono una grande risorsa: ci troviamo continuamente davanti a bisogni infiniti da gestire con risorse limitate e qui è stata creata una realtà in cui è possibile rispondere ai bisogni del paziente nel modo migliore e più veloce possibile”. Claudio Dugoni, presidente Lilt ha aggiunto: “Se questi sistemi di prevenzione ci fossero stati 40 anni fa, anche io, come paziente, avrei avuto la possibilità di affrontare la malattia in modo diverso. L’importanza della prevenzione vale e deve valere per tutti”.

Andrea Lipparini, Presidente di Aut Aut e Claudio Rangoni Macchiavelli, presidente dell’omonima associazione, concordano sulla questione della concretezza: “Il progetto di Tortellante è stato preso sul serio da subito e abbiamo cercato di dimostrare il nostro sostegno nel modo più concreto, acquistando per lo studio macchine diagnostiche”. È stato poi il turno di Stefania Seidenari, ideatrice e direttrice del progetto Ama: “Le idee vengono dall’esperienza, mio nipote è autistico e se siamo arrivati a disegnare questa iniziativa è grazie anche a tutto ciò che mi ha insegnato lui. Se i ragazzi si comportano in un modo esiste una causa, un motivo, che spesso è organico: un dolore o un disagio che non sanno esprimere. Prevenzione significa accogliere ed esaminare i ragazzi quando ancora non manifestano gravi disagi, fare loro uno screening e creare un passaporto della salute che contenga tutte le informazioni del quadro medico e che sia reperibile facilmente sul fascicolo sanitario”.

È importante creare meno dispersione possibile anche per le famiglie: “La storia dell’autismo è sempre stata complicata e le prime diagnosi arrivano proprio da mamme e papà”, ricorda Franco Nardocci, Responsabile scientifico di Tortellante. “Questo ambulatorio è il frutto della caparbietà di medici e operatori che hanno a cuore la salute fisica e mentale di ragazzi che, seguiti nel modo corretto, possono ed hanno il diritto di vivere una vita bella e dignitosa, nell’amore e nella cura di chi li segue”.