FRANCO VEROLI
Salute

Interventi per prevenire l’ictus: la nuova frontiera in ospedale

Metodica all’avanguardia per i pazienti affetti da fibrillazione atriale con l’équipe della Cardiologia interventistica, diretta da Francesco Pellone all’ospedale di Macerata

L’équipe di Cardiologia interventistica guidata da Francesco Pellone

L’équipe di Cardiologia interventistica guidata da Francesco Pellone

Macerata, 3 luglio 2025 – La procedura di occlusione dell’auricola sinistra, una efficace alternativa alla terapia anticoagulante, è stata eseguita con successo – per la prima volta – all’ospedale di Macerata, su un uomo di 85 anni e su una donna di 84. Protagonista di questo importante intervento l’equipe della Cardiologia interventistica, diretta da Francesco Pellone, una squadra di altissima professionalità. Destinatari di questa avanzata metodica sono i pazienti affetti da fibrillazione atriale, l’aritmia più comune che rappresenta un serio e riconosciuto fattore di rischio di ictus cerebrale.

“Si tratta di una condizione – spiega il dottor Pellone – in cui gli atri si contraggono così velocemente da provocare un ristagno di sangue al loro interno, ma soprattutto all’interno di un’appendice dell’atrio sinistro chiamata auricola, che può dar luogo alla formazione di un coagulo. Questo potrebbe entrare nel circolo ematico andando a ostruire le arterie nei distretti periferici, ad esempio arterie cerebrali, intestinali, coronariche o degli arti. I pazienti con fibrillazione atriale hanno un rischio cinque volte più alto di ictus”.

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Il trattamento più efficace per prevenire l’ictus è la terapia anticoagulante a lungo termine, ma sebbene ne sia provata la sua efficacia, è associata al rischio di effetti collaterali, in particolare le emorragie, specie a livello cerebrale e/o gastrico. Si aggiunga che molti pazienti presentano controindicazioni alla terapia anticoagulante orale. I due pazienti trattati nel reparto di Cardiologia interventistica di Macerata, affetti da fibrillazione atriale trattata con anticoagulanti orali hanno manifestato episodi di emorragia gastrointestinale – nell’uomo – e cerebrale – nella donna – tanto da imporre la sospensione della terapia anticoagulante, aumentando il rischio di ictus.

Entrambi sono stati sottoposti alla chiusura percutanea dell’auricola senza complicanze, e sono stati dimessi in seconda giornata. “Un intervento che arricchisce il panorama delle procedure che vengono effettuate nella l’Unità operativa di Cardiologia interventistica di Macerata – sottolinea l’Ast – rendendola, dopo l’ospedale di Torrette, l’unica che vanta una così ampia molteplicità di attività interventistiche, tra le quali coronarografie e angioplastiche in regime di day hospital, realtà sviluppata di recente, in elezione (ricovero ospedaliero) e in urgenza, la chiusura dei Pfo, la valvuloplastica aortica, il cateterismo cardiaco destro e sinistro e, non ultimo, l’impianto di Reducer per pazienti affetti da Angina. “Ringrazio Francesco Pellone perché grazie a questo nuovo intervento abbiamo aumentato il ventaglio dell’offerta sanitaria erogata ai pazienti”, afferma Alessandro Marini, direttore generale dell’Ast 3. “Ancora una volta, con orgoglio, voglio evidenziare il livello di eccellenza raggiunto dalla sanità maceratese”, aggiunge l’assessore regionale alla sanità, Filippo Saltamartini.