
L'uomo contrasse una infezione da Stafilococco mentre era ricoverato all'ospedale Infermi di Rimini
Rimini, 12 giugno 2025 – Morto per un’infezione da stafilococco contratta in ospedale, il Tribunale ha riconosciuto alla famiglia un risarcimento da parte dell’Asl, di oltre un milione e mezzo di euro.
Il maxi risarcimento arriva dopo una battaglia iniziata sette anni fa. Era il 2018 quando l’ottantenne, allora residente a Rimini, veniva ricoverato all’ospedale Infemi per un’insufficienza respiratoria. La speranza di superare il complesso stato di salute in cui si trovava l’anziano è svanita nel corso delle settimane successive. Il paziente, spiega l’avvocato che ha assistito la famiglia Stefano Leardini, nel corso del primo ricovero aveva sviluppato un’ulcera da decubito. Un condizione che si era aggravata, tanto da rendere necessario un intervento chirurgico che aveva portato all’amputazione dell’arto.
Purtroppo per l’ottantenne il calvario non è finito qui. Successivamente è emersa una infezione da stafilicocco contratta, stando alle verifiche di parte, durante il ricovero in ospedale o nel corso dello stesso intervento. Si trattava di un’infezione da stafilococco aureo meticillino-resistente, nonché una endocardite, precisa il legale, sempre da stafilococco. Con il passare dei giorni la condizione di salute dell’ottantenne si è fatta sempre più disperata, portando a una setticemia, fino a quando nel novembre del 2018 l’uomo è deceduto.
Questo è quanto emerso in seguito alla lunga battaglia condotta dallo studio Leardini di Cattolica a cui si è rivolta la famiglia che fin da subito aveva dubitato dei trattamenti subiti dal marito e padre in ospedale. La moglie, dopo più di 50 anni di matrimonio, i figli e i nipoti, volevano vederci chiaro. Secondo i parenti qualcosa era andato storto durante le settimane di degenza. La prima parte della battaglia condotta dalla famiglia è durata quattro anni, nei quali sono stati acquisiti i pareri medico legali sulla vicenda. Chiusa la fase degli accertamenti, nel 2022 lo scontro è proseguito in tribunale.
In settimana è uscita la sentenza del giudice Elisabetta Dai Checchi che ha condannato l’Ausl Romagna a un maxi risarcimento. Una sentenza su cui l’Ausl potrà presentare ricorso.
“Il giudice - spiega l’avvocato Leardini - ha ritenuto fondati tutti i motivi di responsabilità per l’infezione contratta in ospedale, condannando Ausl al risarcimento del danno sofferto dalla moglie, dai figli e dai nipoti, per la perdita del congiunto. Ritengo sia importante sapere che nei tribunali italiani si trovano ancora giudici preparati e coraggiosi che non si intimoriscono a riconoscere pienamente le ragioni dei danneggiati, anche se c’è da riconoscere la responsabilità di un’Azienda pubblica. A questo punto l’Ausl dovrà pagare il risarcimento stabilito dal giudice e i parenti dell’uomo deceduto potranno finalmente dire di avere ottenuto giustizia”.