Le linee guida nazionali e internazionali concordano infatti sull’importanza della gestione multidisciplinare: solo attraverso la valutazione condivisa tra epatologi, chirurghi, radiologi interventisti e oncologi è possibile individuare la strategia terapeutica più efficace. È proprio questo modello ad aver ispirato l’incontro tecnico organizzato per venerdì 30 a Senigallia, coordinato dal professor Gianluca Svegliati Baroni e dal dottor Roberto Candelari, con la partecipazione di specialisti da Marche, Umbria e Abruzzo.
SaluteTumore del fegato e innovazioni terapeutiche: la sfida dell'ospedale Torrette