
La presentazione del nuovo macchinario appena acquistato; a fianco il nuovo ecografo
Modena, 19 giugno 2025 – Il Policlinico ha un nuovo ecografo che consente immagini tridimensionali per diagnosticare in tempo le pazienti ginecologiche a rischio tumori. Nel settembre del 2024, Modena Aiutiamoci ha lanciato il Progetto Eva, una campagna di raccolta fondi per acquistare un costoso ecografo allo scopo di potenziare lo screening e la diagnosi precoce per le pazienti a rischio di sviluppare tumori ginecologici, seguite dalla struttura complessa di Ginecologia ed Ostetricia del Policlinico. Oggi l’ecografo, grazie a una raccolta fondi di 30.380 euro, è stato acquistato e consegnato all’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena. Il Device acquistato è un Voluson™ Swift Bt23 di ultima generazione che utilizza l’Intelligenza Artificiale.
La consegna è stata fatta ieri mattina. Modena Aiutiamoci era rappresentata dalla presidente Sheila Chiusolo e Nicola Fabbri; Per Aou di Modena erano presenti l’Ingegner Luca Baldino, direttore generale, il dottor Andrea Ziglio, direttore sanitario dell’AOU di Modena, il prof. Antonio La Marca, direttore dell’Ostetricia e Ginecologia, la dottoressa Emma Bertucci, Ginecologa del Policlinico, la dottoressa Sara Verra, specializzanda in Ostetricia e Ginecologia.
“Quello con Modena Aiutiamoci – ha commentato l’ingegner Baldino – è ormai un gradito appuntamento fisso per noi. L’associazione, infatti, sostiene gli ospedali modenesi da molti anni con progetti che hanno permesso di dotarci di apparecchiature importanti per le esigenze della Chirurgia Senologica, della Pediatria e dell’Ostetricia e Ginecologia”.
Il progetto EVA, ha ricordato la dottoressa Chiusolo, “ne segue altri, tutti col preciso obiettivo di acquistare macchinari, dispositivi tecnologici ed attrezzature per potenziare gli ospedali pubblici della nostra città, rendere le cure per i cittadini sempre migliori e più efficaci. La sanità pubblica è un bene prezioso che sentiamo di dover tutelare”.
L’ecografo acquistato è dotato di un ampio schermo touchscreen che ottimizza l’attività grazie alle possibilità dell’intelligenza artificiale e dell’automazione. Si tratta di un sistema altamente personalizzabile che si muove su un carrello. Consente immagini tridimensionali ad altissima definizione.
“Presso la nostra struttura vengono seguite moltissime pazienti che presentano alto rischio di sviluppare tumore dell’endometrio o delle ovaie – ha spiegato il professor La Marca. Tra queste vi sono le pazienti con mutazione genetica del BRCA (un gene che predispone al tumore della mammella e dell’ovaio). Ogni anno accedono alla nostra struttura circa una sessantina di nuove pazienti ed al momento seguiamo in follow up oltre 500 pazienti con tale mutazione”.