
La rete oncologica dell'Emilia-Romagna si conferma tra le migliori d'Italia secondo l'ultima indagine Agenas
Bologna, 28 maggio 2025 — Un’eccellenza secondo i dati. La rete oncologica ed emato-oncologica dell’Emilia-Romagna si conferma al top come confermato nella sesta indagine nazionale di Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) sullo stato di attuazione delle reti oncologiche regionali, condotta nel 2024 analizzando i dati del monitoraggio del 2023.
La regione è al secondo posto, dietro solo alla Toscana (90,70), tenendo conto degli indicatori di presa in carico, ricoveri, mobilità, tempi di attesa, vicinanza e valutazione delle cure.
Il punteggio è aumentato rispetto allo scorso anno: 89,91, contro l’85,51.
Dopo Toscana ed Emilia-Romagna seguono Valle d'Aosta e Piemonte con 84,29, Veneto con 84,20 e Lazio con 80,61.
Andando più a fondo dei risultati dell’indagine, è emerso che la Regione Emilia-Romagna sia seconda anche nella presa in carico, nelle prestazioni ambulatoriali chemioterapia-terapie mediche e radioterapia.
Inoltre, per quanto riguarda i programmi di screening, conferma un’alta adesione, tra le migliori a livello nazionale: 66,95% per il tumore alla mammella, 49,99% per quello al colon-retto e 60,20% per quello alla cervice uterina.
La rilevazione rientra tra le attività dell’Osservatorio per il monitoraggio delle Reti Oncologiche Regionali (R.o.r.) istituito presso Agenas secondo quanto previsto dall’Accordo Stato-Regioni del 17 aprile 2019.
Il secondo posto ottenuto, secondo il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, “conferma che la Rete oncologica ed emato-oncologica regionale è un’eccellenza nel panorama nazionale — sono le sue parole — E lo è per patologie che, per incidenza, complessità e impatto psicologico, costituiscono un importante misuratore dell’efficienza organizzativa e della capacità di cura di un sistema sanitario pubblico.
Un riconoscimento importante per la nostra Regione e per tutte le professioniste e i professionisti impegnati ogni giorno ad assicurare ai pazienti la migliore qualità e appropriatezza delle cure”.

Secondo l’assessore alle Politiche per la salute, Massimo Fabi, a tutti gli specialisti, principali artefici di questo risultato, “va il ringraziamento nostro e dell’intera comunità regionale, perché quando si parla di tumori si parla di un ambito che purtroppo tocca da vicino, direttamente o indirettamente, tante persone e famiglie — conclude — La Regione continuerà ad investire su questo modello innovativo di presa in carico, cura e assistenza, sempre più legato al territorio e a misura del paziente”.
La Rete oncologica dell’Emilia-Romagna
Il modello della Rete, istituita nel 2022, è quello del ‘Comprehensive Cancer Care Network’, che garantisce, nel rispetto delle autonomie locali, la maggiore uniformità possibile in termini di accesso, gestione clinica, governance e monitoraggio dei dati ai fini sia clinici sia di ricerca.
Gli obiettivi sono quelli di costruire la continuità del processo assistenziale dal domicilio, alle case della salute territoriali fino alle strutture ospedaliere polispecialistiche, definendo per complessità, professionalità e tecnologie richieste le prestazioni per i diversi livelli, implementare l’approccio multidisciplinare e definire modelli regionali per il percorso-diagnostico-terapeutico-assistenziale (Pdta) nelle diverse patologie oncologiche ed emato-oncologiche per garantire rapidità, appropriatezza e qualità, individuando centri di riferimento per patologie ad alta complessità assistenziale e/o rare.
Ma anche costruire piattaforme produttive regionali per sostenere la governance ed il continuo aggiornamento delle tecnologie innovative dalla biologia molecolare all’imaging, alle terapie, implementare, sostenere e sviluppare la ricerca ‘in rete’, che si realizza con un coordinamento scientifico e organizzativo tra i diversi centri, con la realizzazione e la condivisione di infrastrutture e procedure, e con la facilitazione all’accesso per i pazienti agli studi clinici disponibili in Regione.
Nel corso della seconda metà del 2024, inoltre, sono stai attivati 11 gruppi di lavoro, nei quali sono coinvolti oltre 200 professionisti multidisciplinari e multiprofessionali provenienti da tutte le Aziende regionali.