Smart working e caro bollette: quanto si spende di più lavorando da casa

Con l'aumento dei prezzi delle materie prime il lavoro da remoto rappresenta un ulteriore peso sui conti di casa: i trucchi per consumare meno

Smart working

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Smart working: una modalità di lavoro che ha fatto irruzione nelle nostre vite a causa della pandemia di Covid-19 e che, per molti, è stata l'occasione per ripensare il rapporto con le proprie occupazione e routine quotidiane. Tanto da convincere molte aziende ad accelerare e introdurre lo smart working come possibilità ordinaria, al di là del contesto emergenziale del coronavirus. L'attuale impennata dei prezzi delle materie prime, però, ha portato molti lavoratori a fare un passo indietro. Restare a casa per lavorare, per uno o più giorni della settimana, rischia di appesantire ulteriormente gli esborsi per luce e gas. 

Smart working: quanto incide sulla bolletta

I dati più aggiornati, relativi a questi mesi in cui gli italiani stanno iniziando a fare i conti con bollette più o meno raddoppiate, ancora non sono stati elaborati. C'è, invece, un'indagine effettuata nel febbraio del 2022 da Selectra, il servizio che mette a confronto le offerte di luce, gas e internet, che ha analizzato i costi del lavoro da remoto per gli italiani. Secondo quella rilevazione un lavoratore in smart working per l'intero orario di lavoro, affidandosi al servizio di maggior tutela, nel mese oggetto della rilevazione, avrebbe speso 57 euro in più nella bolletta mensile della luce rispetto a febbraio 2021 (+230%) e 159 euro in più per il gas (+220%), sempre rispetto a febbraio 2021. Lo smart worker full time che è invece passato al Mercato Libero, pagherà sempre di più rispetto all’anno scorso, ma riuscirà a risparmiare a febbraio 2022, rispetto al Tutelato, 45,5 euro sulla bolletta della luce e 32 euro su quella del gas.

Quale differenza, invece, c'è fra lavorare in ufficio e lavorare da casa sul fronte dei consumi e delle spese? A rispondere è sempre l'analisi di Selectra, relativa al febbraio 2022. Rispetto a chi era rientrato in ufficio a tempo pieno, il lavoratore in smart working ha speso 17 euro in più per la luce e 39 euro per il gas, in regime di servizio di maggior tutela (aumenti contenuti a 10 euro per la luce e 32,5 euro per il gas in caso di ricorso al mercato libero).

Come risparmiare (poco) sulle bollette in caso di smart working

Al di là delle scelte di contratto, c'è qualche metodo per diminuire la spesa di energia e gas in caso di smart working? Va detto che il risparmio sarà comunque limitato, ma alcuni trucchi per contenere i consumi - e quindi l'esborso - ci sono, agendo sui dispositivi utilizzati per lavorare. 

Attivando la modalità del risparmio energetico, direttamente dall'icona della batteria del pc, si possono ridurre i consumi del 37%. Meglio, poi, disattivare lo screensaver e lasciare il pc in standby quando non è utilizzato. Una volta finito di lavorare, il pc va spento e staccato dalla presa elettrica. Infine è meglio scegliere un pc portatile e non un computer fisso: si può anche installare uno schermo aggiuntivo, meglio se con tecnologia Lcd. Rispetto a uno schermo tradizionale, infatti, i consumi vengono abbattuti del 70%.