L'intervento di Alberto Tomba: "Prima di tutto famiglia e volontariato"

Le parole del campione, direttore per un giorno del Resto del Carlino VIDEO In redazione - L'intervista - La giornata - LO SPECIALE di Alberto Tomba

Bologna, 11 febbraio 2015 - Un giornale per amico. Questo, per me che non dimentico mai le radici bolognesi, è sempre stato e resta ‘il Carlino’, scritto proprio così. Un giornale per amico. Dirigerlo simbolicamente per un giorno (foto), in occasione dei centotrent’anni della testata, mi ha divertito, permettendomi di scoprire chi realizza un quotidiano dietro le quinte, dagli operai agli impiegati ai cronisti. Voglio dire che io credo molto nel valore dell’ottimismo. Nella capacità di affrontare le difficoltà di una vita come se fossero i paletti di uno slalom. Mai aver paura, quando si esce dal cancelletto di partenza. E mai dimenticare le necessità di chi soffre. Ecco, a me piacerebbero giornali che sempre collocassero la famiglia al primo posto di un ideale ordine d’arrivo. La famiglia è il motore di tutto. Io stesso non sarei diventato un campione se papà e mamma non mi avessero incoraggiato. Bisogna indirizzare i nostri bambini verso la pratica sportiva: in questo i genitori sono chiamati a recitare un ruolo decisivo. E poi. Poi, ci sono le notizie che tali non sono, perchè il Bene interessa molto meno del Male, il Bello non riempie mai i giornali (e le tv e i siti Internet) quanto il Brutto.

Invece il volontariato è una delle cose più importanti nel nostro presente. Io tento di dare una mano, ad esempio, alla associazione Art4Sport, una struttura che si dedica con particolare attenzione agli amputati, aiutandoli a sviluppare l’attività motoria attraverso la pratica dello sport. Certamente io, Alberto Tomba, non sono un intellettuale, un professore, un maestro in senso lato. Non ho lezioni da impartire, se non di sci!  Ma se facessi un giornale, scusate se insisto, toglierei l’ansia, eviterei la drammatizzazione, sottolineando invece la passione positiva che anima le nostre giornate, dalla mattina alla sera. Chissà, magari ai lettori non dispiacerebbe... 

di Alberto Tomba

 

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