Giacobazzi direttore del Carlino: "Essere qui è come tornare a casa"

Il comico ha guidato la redazione, l'iniziativa nell'ambito delle celebrazioni per i 130 anni del nostro giornale (lo speciale) di Valeria Melloni FOTO - VIDEO L'intervista - La giornata

Roberto Vassallo di Aut Aut, Giuseppe Giacobazzi e il direttore Andrea Cangini (foto Schicchi)

Roberto Vassallo di Aut Aut, Giuseppe Giacobazzi e il direttore Andrea Cangini (foto Schicchi)

Bologna, 6 maggio 2015 -  “Il Carlino c'è, ed essere qui è un po' come tornare a casa”. Quello tra Andrea Sasdelli, in arte Giuseppe Giacobazzi, e il Carlino (VIDEO) è un amore di lunga data e anche la sua giornata da direttore del nostro giornale è stata all'insegna dell'Amarcord.  Accolto dal direttore Andrea Cangini e dalla redazione (FOTO), il comico romagnolo ha lasciato per un momento in disparte il suo personaggio, per concedersi un tuffo nei ricordi. A cominciare dagli odori: “Io ho un feticismo per il giornale – ha confessato, con il naso tra le copie appena stampate dalla rotativa -, amo annusarne la carta, sfogliarlo. La pagina digitale in fondo è fredda, faccio fatica ad abituarmi”.

Come i suoi 'predecessori' (Alberto Tomba, Martina Colombari, Gianni Morandi, Cesare Cremonini e Bruno Barbieri) anche il comico ha ricevuto in dono la copia storica del giornale uscito nel suo giorno di nascita, il 19 febbraio 1963. “Dovrò incorniciarla. Ragazzi... la mia pagina! Ora posso dire di essere parte integrante del Carlino”. La storia del nostro giornale, che quest'anno compie 130 anni (LO SPECIALE), è strettamente intrecciata con la vita dei suoi lettori, anche i più famosi. “Da quando sono arrivato a Bologna, a 9 anni – racconta il neo-direttore Giacobazzi - Carlino in casa non mancava mai, fino a che, alle superiori, non ho iniziato a comprarlo io stesso. Del resto chi non ha memoria di dove arriva, difficilmente andrà da qualche parte”. Da amante dei motori (“Un romagnolo che non ama i motori ha qualche difetto nel dna”,  ha scherzato il comico), Giacobazzi si è concesso un momento di commozione davanti alla prima pagina dell'edizione speciale dedicata alla morte di Senna, prima di visitare le rotative e prendere parte alla riunione di redazione, accompagnato dalla 'vicedirettrice per un giorno' Veronica Dellapiana, scelta tra i nostri lettori. 

Non è mancato un momento dedicato alla solidarietà: il comico ha deciso di devolvere l'assegno di 5mila euro donato da Banca di Bologna, nella persona del direttore della filiale di Bologna Franco Tesoro (vicedirettore per un giorno), all'associazione Aut Aut di Reggio Emilia, che si occupa dei ragazzi autistici e delle loro famiglie e che occupa un posto d'onore nel cuore di Giacobazzi. “Sono 12 anni che ci sostiene con i suoi spettacoli, ne fa più di sei all'anno per noi”, spiega il presidente Roberto Vassallo. “Queste risorse sono la prima pietra di un sogno nel cassetto: realizzare un residenza per i ragazzi autistici e le loro famiglie, che solo nella provincia di Reggio sono oltre 500”. 

L'avventura dei direttori per un giorno non finisce qui: l'11 giugno, anzi, il Carlino ne avrà ben cinque. Saranno infatti gli Stadio a tenere le redini del nostro giornale, accompagnati ovviamente da due vicedirettori, uno scelto dalla Banca di Bologna, media partner dell'iniziativa, e l'altro selezionato dalla band tra i nostri lettori. Per partecipare basta scrivere una mail entro il 2 giugno all'indirizzo 130@ilrestodelcarlino.it, indicando nell'oggetto 'Direttore per un giorno – Stadio', e nel testo nome, cognome, numero di telefono e motivazione. Gli Stadio devolveranno i 5000 euro a Save the Children, che li destinerà all'emergenza Nepal.

di Valeria Melloni

 

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