
Gli splendidi borghi dell’entroterra, il mare e le palme della Riviera: in pochi chilometri un’incredibile varietà per tutti i gusti.
Se potessimo percorrere un sentiero ideale, snodato tra tutte le bellezze del territorio piceno-fermano, il viaggio sarebbe un sogno. Tra montagne che svettano avvolte nel mistero di antiche leggende e borghi medievali incastonati tra il silenzio delle dolci colline, dove ancora si avverte il profumo della storia, ogni passo è un ritorno all’essenza più vera delle Marche.
Si parte dai Monti Sibillini, dove il Vettore si erge a guardia del paesaggio, custode di segreti millenari e miti senza tempo. Seguendo le curve dei monti, si scende respirando un’aria antica, quella delle tradizioni secolari che ancora regnano nel cuore dei paesi. Castignano, Offida, Acquaviva Picena, Montalto, Rotella: borghi fatti di pietra e memoria, dove l’arte si intreccia alla vita quotidiana, tra ricami, sapori e leggende. Più in là, Montefiore dell’Aso, Cossignano, Ripatransone, Petritoli, Torre di Palme: terrazze naturali affacciate sulla valle che, seguendo il corso dei fiumi Tronto, Tenna e Aso, arriva a sforare le onde del mare Adriatico. Qui, affacciate sul blu, le città costiere, dove antico e moderno coesistono: San Benedetto, con la sua Riviera delle Palme, le barche, il faro, il fascino del molo e i locali alla moda.
Più il là, Grottammare, Cupra Marittima, Pedaso, Porto San Giorgio: approdi che parlano di quiete, luce, autenticità. Sullo sfondo, come in un dipinto impressionista, le montagne osservano il mare e si lasciano ammirare, in un dialogo costante tra terra e cielo. È la potenza evocativa del paesaggio marchigiano, culla di storia, leggenda e natura incontaminata.
v.euf.