VALERIA EUFEMIA
il Carlino: 140 anni di storia

Da 168 anni un presidio sul territorio

L’inizio dell’attività della Cassa di Risparmio di Fermo risale al 14 marzo 1858, quando viene aperto il primo sportello in...

L’inizio dell’attività della Cassa di Risparmio di Fermo risale al 14 marzo 1858, quando viene aperto il primo sportello in...

L’inizio dell’attività della Cassa di Risparmio di Fermo risale al 14 marzo 1858, quando viene aperto il primo sportello in...

L’inizio dell’attività della Cassa di Risparmio di Fermo risale al 14 marzo 1858, quando viene aperto il primo sportello in via Paccarone. L’apertura è annunciata da un manifesto firmato dal consiglio di amministrazione, in cui è presentata come "opera sì santa che a buon diritto può chiamarsi un’ispirazione della Provvidenza Divina…l’Opera è di tutti". L’idea di istituirla nasce da un gruppo di privati cittadini già nel 1856, anno in cui il gonfaloniere della città di Fermo firma il regolamento, approvato da papa Pio IX il 29 aprile 1857. All’indomani della prima guerra mondiale, emerge la volontà di accorpare i piccoli istituti per creare realtà bancarie più solide patrimonialmente e con maggiori capacità creditizie. La Cassa apre così le prime due filiali a Montottone e a Falerone, a cui poi seguono quelle di Monterubbiano, Grottazzolina, Pedaso, Petritoli e Porto Sant’Elpidio. Alla fine degli anni Trenta, la Banca copre l’intero territorio fermano, grazie all’incorporazione della Cassa di Risparmio di Sant’Elpidio a Mare, presente a Porto Sant’Elpidio, Monte Urano, Rapagnano, Casette d’Ete e Monte San Pietrangeli. È il primo grande passo verso la costituzione di una Banca rappresentativa del territorio, contando, nel corso degli anni quaranta, altri sportelli a Carassai, Montefiore dell’Aso, Porto San Giorgio e Cupra Marittima. Il 10 dicembre 1991, a seguito della legge Amato, la Cassa di Risparmio di Fermo diventa una Società per Azioni e si costituisce la Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, che persegue finalità legate a istruzione, sanità, tutela e valorizzazione dei beni culturali, mentre la S.p.a. continua a svolgere operazioni creditizie e finanziarie, proseguendo, fino ad oggi, l’importante ruolo di presidio, ascolto e sostegno al territorio.

v.euf