
Il presidente: dalla natura all’arte, dallo sport all’enogastronomia, possiamo proporre un’offerta che attrae diverse tipologie di turisti "Un mosaico di bellezze raccontato dal nostro testimonial Tamberi".
Dal turismo all’informazione locale, passando per lo Sferisterio e le sfide a livello di infrastrutture. Il presidente della Regione Francesco Acquaroli racconta il proprio territorio.
Promozione del territorio: quali sono le strategie?
"Le Marche sono una regione che ha saputo mantenersi autentica, con una forte identità locale, e questo è un valore aggiunto in un momento storico in cui il turismo dell’esperienza prevale su quello classico della destinazione. Stiamo facendo tesoro del nostro essere una "regione al plurale" valorizzando il mare, i borghi e le dolci colline, la montagna e la natura, e anche i numerosi turismi che si possono trovare nella nostra regione, legati all’enogastronomia di qualità, alla fede, a benessere e qualità della vita, allo sport, all’arte e alla cultura, all’artigianato e ai prodotti del Made in Marche. Un mosaico di bellezze e saper fare che raccontiamo anche nell’ultima campagna promozionale con il nostro testimonial Gianmarco Tamberi: le Marche sono una regione dove ogni giorno puoi scegliere chi essere e quale esperienza vivere. Una valorizzazione a 360 gradi, così da creare un’esperienza completa e attrattiva tutto l’anno. A tutto ciò abbiamo affiancato la strategia "Marche regione dei borghi", con un investimento di 110 milioni di euro di cui 80 destinati alle imprese e 30 a progetti in rete tra Comuni e privati. Una visione che ha coinvolto i territori, perché solo credendoci insieme e investendo concretamente possiamo rilanciare le nostre eccellenze e sfruttare tutto il nostro potenziale, quello dinamico del borgo che mette a sistema il proprio patrimonio e offre esperienze uniche per la varietà dei paesaggi, il patrimonio storico e artistico e l’accoglienza".
I numeri del turismo. Che estate sarà?
"Il turismo in questi anni nelle Marche è cresciuto a doppia cifra, superando già nel 2022 i numeri pre-pandemia e confermando un record di presenze che racconta una voglia sempre più in crescita di scoprire le Marche. Rispetto al 2019, anno target, il turismo è cresciuto del 13% con l’aumento ancora più significativo dei turisti stranieri del 28%. Ad oggi, i primi mesi del 2025 promettono bene e l’estate, entrata nel vivo da qualche settimana, può regalarci delle belle soddisfazioni. Il nostro lavoro di promozione in Italia e all’estero anche attraverso strumenti non convenzionali come eventi di particolare prestigio e rilevanza e l’uso degli influencer, la valorizzazione dei borghi, la qualità dell’offerta culturale e paesaggistica stanno cominciando a dare frutti".
La Regione sostiene lo Sferisterio con la stagione lirica. Cosa rappresenta per le Marche?
"Lo Sferisterio è un’eccellenza mondiale che contribuisce, attraverso la sua prestigiosa stagione lirica, alla notorietà e all’attrattività delle Marche. La storia della lirica è segnata dalla grandezza di cantanti marchigiani noti in tutto il mondo come Beniamino Gigli, Franco Corelli, Renata Tebaldi, ma anche di compositori come Gioacchino Rossini o Giovanni Battista Pergolesi. Lo Sferisterio negli anni ha saputo fare da palcoscenico a spettacoli di ogni genere e artisti contemporanei di enorme calibro. La Regione sostiene le eccellenze marchigiane e chiaramente anche lo Sferisterio. Crediamo fortemente che sia volano di promozione e di sviluppo per il maceratese e l’intero territorio regionale".
Il rapporto con l’informazione locale?
"Al settore dell’editoria locale e dell’emittenza radiotelevisiva va il grande merito di svolgere un indispensabile servizio al pluralismo e a un’informazione capillare e costante che arriva su tutti i territori, in tutte le case. Un lavoro indispensabile per la democrazia e lo sviluppo sociale ed economico delle nostre comunità. Le varie testate hanno saputo fronteggiare con successo i cambiamenti tecnologici e normativi che avrebbero potuto determinare addirittura la riduzione dell’offerta. La Regione ha voluto dare un contributo fattivo riconoscendo l’impegno delle realtà locali, aggiornando dopo 25 anni la legge regionale sull’editoria e varando alcune misure a sostegno del settore".
E con il Carlino?
"Con il Resto del Carlino, un rapporto cordiale e costruttivo. Una testata storica e radicata che ha contribuito in questi 140 anni a raccontare l’evoluzione delle Marche in tutti i settori, gli avvenimenti più significativi, come è cambiata la comunità regionale, sempre con professionalità e attenzione e con il dovuto rigore che il giornalismo impone. A tutto il Carlino, dalle redazioni centrali e locali a tutti i collaboratori e cronisti vanno i più fervidi auguri per questo importante traguardo".
Le sfide future?
"Portare avanti le riforme e realizzare le infrastrutture e le opere che in questi anni abbiamo finanziato, progettato e avviato. E la sfida delle sfide: riportare le Marche fuori dalla transizione. In questi anni abbiamo lavorato su molti fronti per invertire la rotta: c’è competitività se ci sono collegamenti adeguati, internazionalizzazione, formazione ricerca e sviluppo, sostegno al credito e agli investimenti. Abbiamo lavorato per questi obiettivi e messo in campo strategie trasversali, perché le Marche devono tornare dove compete loro, per storia e per capacità".