GIORGIO COSTA
il Carlino: 140 anni di storia

La Cassa di Ravenna: "La banca? Come il Carlino è vicina ai suoi territori"

Nicola Sbrizzi dirige La Cassa dal 2000: "Noi abbiamo un radicamento fortissimo con le comunità, le famiglie, le aziende, la vita e l’anima della popolazione. Le banche del gruppo da sempre hanno un legame storico con i giornali Monrif".

Nicola Sbrizzi dirige La Cassa dal 2000: "Noi abbiamo un radicamento fortissimo con le comunità, le famiglie, le aziende, la vita e l’anima della popolazione. Le banche del gruppo da sempre hanno un legame storico con i giornali Monrif".

Nicola Sbrizzi dirige La Cassa dal 2000: "Noi abbiamo un radicamento fortissimo con le comunità, le famiglie, le aziende, la vita e l’anima della popolazione. Le banche del gruppo da sempre hanno un legame storico con i giornali Monrif".

Una banca attenta ai territori che presidia con sempre maggiore determinazione. "La Cassa di Ravenna guarda al futuro aprendo sportelli per essere sempre più vicina ai propri clienti", spiega Nicola Sbrizzi che la dirige dal 2000.

Direttore Sbrizzi, quanto è importante l’informazione locale per i territori?

"Noi siamo banca del territorio e l’informazione è da sempre per noi una risorsa strategica, perché solo facendo circolare le idee e diffondendo le conoscenze possiamo creare vero valore aggiunto. Noi abbiamo un radicamento fortissimo con le comunità, le famiglie, le aziende, la vita e l’anima della popolazione: l’informazione rende possibile captare le esigenze e le aspettative di cittadine e cittadini e far conoscere loro i nostri valori e la nostra identità e solidità imprenditoriale, economica e culturale".

Che rapporto ha la banca con Il Resto del Carlino?

"La Cassa di Ravenna, come le altre Banche del Gruppo, ossia Banca di Imola e Banco di Lucca e del Tirreno, hanno un legame storico con i giornali del Gruppo Monrif, Resto del Carlino, La Nazione ed il Giorno. Con il Resto del Carlino, in particolare, essendo il giornale con area diffusionale prevalentemente in Emilia e in Romagna dove opera La Cassa, il rapporto è ancora più forte, sia per la parte dell’informazione, sia per la progettazione di iniziative comuni".

Che ruolo ha il territorio faentino per la banca?

"Faenza e il distretto economico sono zone importantissime per l’economia nazionale, per le quali la Cassa di Ravenna e Banca di Imola si propongono come interlocutori affidabili, solidi e disponibili per sostenere lo sviluppo economico, per rafforzare la transizione digitale e la transizione verde con prodotti e servizi specifici ed incentivi importanti agli investimenti, ma sono anche zone ricche di cultura, storia e tradizione e per una Banca come la nostra molto attenta alla valorizzazione ed al dialogo di alto profilo con le eccellenze del territorio questa ricchezza di interlocutori di altissimo valore è uno stimolo straordinario a investire sempre più nelle sue eccellenze e, permettetemi una espressione non retorica, nella sua straordinaria bellezza".

La banca abbandonerà gli sportelli fisici?

"Tutto il contrario e lo dimostriamo con i fatti. Abbiamo appena inaugurato una nuova filiale a Comacchio ed il 10 giugno apriremo una seconda filiale, nuova e bellissima, a Cervia. Abbiamo aperto filiali con continuità, anche nel periodo del Covid, ed abbiamo da poco festeggiato la loro nascita a Ferrara, Riccione ed a Cento, dove Banca di Imola ha aperto una seconda filiale. Altre sorprese sono in arrivo a breve e non solo in Emilia Romagna. La nostra filosofia, ribadita ad ogni occasione dal presidente Antonio Patuelli, è che le nostre Banche devono lasciare le persone libere di scegliere tra l’home banking da casa o dall’ufficio ed il contatto diretto con il personale qualificato della filiale a due passi da casa, in cui magari prendere anche il caffè con il direttore ed instaurare un rapporto personale forte di fiducia e stima". Qual è la chiave del successo della Cassa?

"Le persone e l’innovazione: investiamo sui giovani, sulla formazione, sulle carriere di donne e uomini, sull’ambiente di lavoro, sulla guida umana delle nuove tecnologie. La qualità e la preparazione delle nostre persone sono un valore aggiunto straordinario assieme all’innovazione tecnologica e digitale che ci consente di dare al cliente il massimo dei servizi disponibili in totale sicurezza. Aggiungo un dato: siamo una banca privata e indipendente dal 1840, quest’anno festeggiamo 185 anni, la continuità è la migliore garanzia del nostro senso di responsabilità, della nostra solidità e della nostra etica del lavoro".

Quali sono i dati di bilancio significatici della banca?

"Il bilancio approvato il 29 aprile scorso dall’assemblea dei soci è stato il migliore dal 1840: l’utile lordo è cresciuto a 52,5 milioni di euro con un aumento del 25%, l’utile netto è aumentato a 37 milioni (+15,45%). Il bilancio del Gruppo, che include Banca di Imola e Banco di Lucca e del Tirreno oltre a tre società di prodotti e servizi, è cresciuto del 22,44% arrivando a 75,8 milioni ed un utile netto di 47,6 milioni (+14,69%). Tenga conto di una cosa importante: i dividendi distribuiti grazie a questi utili sono importanti per i nostri azionisti e lo sono anche per la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna che detiene il 49,74% delle nostre azioni e che può erogare con continuità contributi importanti e crescenti per diversi milioni per tutto il territorio e per progetti di rilievo mondiale, come dimostra il successo straordinario dei Musei Byron e del Risorgimento".

Cosa intende fare la Cassa per avvicinare i giovani al mondo bancario?

"Possiamo fare e facciamo molte cose: dai crediti agevolati per i giovani, ovvero imprenditori, clienti e famiglie, fino ai progetti specifici per le scuole, come ad esempio l’educazione finanziaria che coinvolge sempre più istituti scolastici, studenti e studentesse. Ricordo che la nascita di un polo universitario, oggi con 19 corsi di laurea, si deve in buona parte al consistente sostegno economico che la Fondazione garantisce attualmente alla Facoltà di Medicina e Chirurgia ed alla Fondazione Flaminia. Questo è il vero valore di una banca del territorio: che oltre a sostenere lo sviluppo dell’economia ed a supportare imprenditori ed imprenditrici, è protagonista essa stessa della crescita e del benessere della popolazione, quella di oggi e, soprattutto, quella del futuro".

Giorgio Costa