Un futuro che ha radici antiche, per una festa che guarda al domani ma affondando radici antiche non poteva mancare una delegazione della Calvata dell’Assunta con il Messale De Firmonibus, un codice miniato che è alla base della rievocazione storica fermana, un’opera d’arte che racconta una storia datata 1400: "Noi portiamo la Cavalcata ovunque, racconta il regista Adolfo Leoni, raccontiamo questa storia con mille e 200 figuranti, con la forza di un volontariato che è identità e forza grande. Stiamo già iniziando un nuovo viaggio e lo facciamo a favore di telecamere nazionali che abbiamo saputo conquistare con la credibilità di una proposta perfettamente ricostruita".

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L’assessore con delega alla Cavalcata è Mauro Torresi che sempre si è speso per sostenere la realtà forte della città: "Il Palio è la vita stessa di questa città, è la nostra emozione, il senso di appartenenza, l’orgoglio. E davvero la forza di un volontariato immenso che coinvolge proprio tutti. Siamo già pronti per vivere una nuova edizione alla grande".
Per quest’anno il sogno di una corsa in notturna è sfumato, sottolinea il vicesindaco Mauro Torresi: "Troppo complicato dal punto di vista pratico. È un’idea che resta e che ci piacerebbe vedere realizzare. Secondo me ce la possiamo fare il prossimo anno e credo sia un’idea suggestiva, una novità che farebbe bene alla manifestazione tutta. Non mi arrendo e chissà che non riesca a vedere un’altra edizione tutta nuova".