ANGELICA MALVATANI
il Carlino: 140 anni di storia

Laplastique, tra blues e sperimentazione

È felicissima di tornare ad esibirsi per il pubblico fermano Laplastique, al secolo Laura Gismondi, nata a Fermo, e oggi...

È felicissima di tornare ad esibirsi per il pubblico fermano Laplastique, al secolo Laura Gismondi, nata a Fermo, e oggi...

È felicissima di tornare ad esibirsi per il pubblico fermano Laplastique, al secolo Laura Gismondi, nata a Fermo, e oggi...

È felicissima di tornare ad esibirsi per il pubblico fermano Laplastique, al secolo Laura Gismondi, nata a Fermo, e oggi attiva tra le Marche e Torino. Ha bisogno solo di chitarra e voce per raccontare storie. "Sperimento combinazioni di parole per dare nuove direzioni alla mia voce. Mi perdo tra le colline, per poi ritrovarmici mentre scappo dal gelo di una città multiforme. Cerco l’ignoto nel conforto tiepido dell’abitudine tra quei perimetri rigidi da cui mi appresto ad uscire ma che non voglio mai scavalcare". Laura oggi ha quasi 30 anni, canta dall’infanzia e inizia a scrivere canzoni fin dall’adolescenza. La filosofia è il centro della sua poetica. Il contrasto è la parola-chiave della sua musica. "Come un Giano-Bifronte, vivo in bilico tra la musica soul ed il synth pop, tra la vivacità cromatica delle tastiere elettroniche e le improvvisazioni soul. Sono impegnata in una dialettica tra bianco e nero, profondità e superficie. L’esperienza più importante: 2018, Londra. Qui ho frequentato Point Blank Music School avvicinandomi al blues e alle sperimentazioni elettroniche". Dall’uscita del singolo ’Frastuono’ segnalato da Rockit fino a ’A proprio tempo’ del 2024, singolo di apertura dell’EP Matrioska, si arriva a ‘Giù (Il valzer dei tormenti)’, il nuovo singolo, disponibile dal 21 maggio su tutte le piattaforme digitali e in radio. "È un brano che nasce in un momento felice, ma che racconta uno stato d’animo triste. Dimostra la mia voglia di divertirmi descrivendo, al contempo, il sottofondo malinconico di una vita che guarda sempre il bicchiere mezzo vuoto, trovando, in esso, l’ispirazione per un prodotto artistico".

Angelica Malvatani