ANGELICA MALVATANI
il Carlino: 140 anni di storia

Le eccellenze fermane dello sport. Pallavolo, ginnastica e tennistavolo: "Ci abbiamo creduto tutti e sempre"

Dalla Yuasa Battery Grottazzolina alla Virtus Servigliano fino al ‘re della sbarra’ Carlo Macchini. È un territorio che parla di conquiste enormi e di risultati insperati, che cade ma sa anche rialzarsi

La storia di un territorio è segnata anche dai suoi momenti sportivi, è uno spazio che parla di eccellenza, di conquiste enormi, di risultati insperati. È una storia così quella della Yuasa Battery Grottazzolina, la squadra di pallavolo che ha fatto sognare il territorio tutto, trascinando i fermani nel tifo più sfrenato.

Le eccellenze fermane dello sport. Pallavolo, ginnastica e tennistavolo: "Ci abbiamo creduto tutti e sempre"
Il vice direttore Valerio Baroncini con il patron della Yuasa, Rossano Romiti, il neo acquisto Dragan Stankovic e coach Massimiliano Ortenzi. In alto, Falvio Nardini con Fabio Paci. Sotto, Angelica Malvatani col re della sbarra, Carlo Macchini (foto Zeppilli)

I 140 anni del Carlino: il nostro speciale

A raccontare sul palco della festa per i 140 del Carlino il segreto del successo, con il vice direttore Baroncini, è il presidente della squadra, Rossano Romiti, che è solito lavorare a testa bassa senza bisogno di tante parole: "Ci abbiamo creduto tutti, sempre, senza mollare mai e alla fine i risultati arrivano, con l’aiuto di tutti".

Ma come si costruisce l’alchimia tra tanti talenti diversi per storie, per età, esperienza, provenienza? È il coach Massimiliano Ortenzi a spiegare: "Tutti i ragazzi che sono arrivati qui è come se avessero trovato casa, hanno sposato un progetto e lo hanno fatto proprio. È così che arrivano i risultati". Così si convince anche un giocatore come Dragan Stankovic a giocare a Grottazzolina, dopo 15 anni trascorsi in Italia e in giro per le squadre più blasonate: "Vivo nelle Marche da sempre, la famiglia è qui, il progetto di Grottazzolina mi è piaciuto proprio per la forza del gruppo, per la convinzione che c’è. Come si gioca ancora ad alti livelli a questi 40 anni? Bisogna conoscere il proprio corpo, capire quando riposa, quando allenarsi, muoversi con un respiro diverso. Io credo di averlo capito e vado avanti con entusiasmo".

Anche Carlo Macchini, orgoglio fermano, il re della sbarra, conosce il suo corpo alla perfezione, ci lavora con serietà, imparando anche dalle cadute. "Parlando di cadute devo parlare delle Olimpiadi di Parigi che non andate proprio come speravo. Poi però bisogna rialzarsi, dopo essersi concessi il lusso di toccare il fondo. Io ho fatto così, sono caduto, ho sofferto e poi sono ripartito, a lavorare più duramente di prima. Questa è la cosa che mi ha dato la ginnastica, la tenacia, il valore del lavoro, la capacità di non arrendermi mai".

Oggi si sta preparando per i campionati del mondo in Indonesia, una nuova sfida: "Prima ci sono altre gare preparatorie ma l’obiettivo è quello, spero davvero di esserci, sarebbe un sogno. L’importante è crederci sempre, a me aiuta allenarmi a Fermo che è casa, mi aiuta avere il tifo e la vicinanza dei fermani e anche del Resto del Carlino, mi fa bene restare qui e sognare sempre in grande, mettendoci tutto quello che ho e alla fine raggiungendo gli obiettivi in cui credo veramente". A chiudere la carrellata di storie di successo Fabio Paci, anima della Virtus Servigliano, squadra di tennis da tavolo capace di sbarcare in serie A e di giocare con squadre blasonate come il Cagliari: "Siamo partiti davvero per sfida, con un paio di atleti, e poi abbiamo visto la piccola Servigliano, che è una realtà competitiva in tutto, fare un salto di qualità. Abbiamo vissuto emozioni grandi, atleti che abbiamo preso da piccoli e poi sono cresciuti con noi, ci siamo misurati con i campioni veri e alla fine ci siamo sentiti tutti un po’ degli eroi".

Storie che emozionano e danno la misura della grande di un territorio, in platea il sindaco di Porto San Giorgio Valerio Vesprini con l’assessore Petracci, il direttore dell’Ast di Fermo Roberto Grinta, il presidente della Steat Remigio Ceroni, il sindaco di Rapagnano Elisabetta Ceroni, gli assessori fermani, le dirigenti Scatasta e Isidori, i volti e le storie che stanno facendo grande la realtà fermana, raccontata su queste pagine, giorno dopo giorno, da 140 anni.

Alla fine Carlino d’oro per il decano di tutti i giornalisti di Fermo, Silvio Sebastiani, con un pizzico di emozione e la passione si sempre.