
Le ragazze della Clai volley con il presidente Mongardi
‘Non chiamateci quote rosa’. Si potrebbe tradurre con questo spot l’intervento dalle sindache di Castel San Pietro Francesca Marchetti e di Casalfiumanese Beatrice Poli dal palco del Cinema Centrale. L’anniversario de Il Resto del Carlino coincide con quello del suffragio universale, ma le due sindache su un punto concordano. "E’ stata aperta una strada nel ’46, ma il cammino da fare è ancora lungo", ha esordito Marchetti con Poli che prima di lei aveva puntualizzato come "le quote rosa non siano mai state una mia passione. Le donne devono occupare ruoli importanti perché sono brave, non perché devono esserci", una verità apprezzata dalla platea che ha applaudito convintamente e soprattutto trasversalmente. Donne sindache, alla guida di due dei 46 comuni emiliano-romagnoli che non hanno uomini nel ruolo di primo cittadino "su 216 – dettaglia Marchetti –, una percentuale del 21% di donne e quasi l’80% di uomini, in una Regione che peraltro è stata la prima ad avere una legge sulla parità". Una parentesi aperta poi sul Circondario ("questi dieci comuni hanno saputo istituire un modello sociale ed economico"), e una su uno dei tanti temi caldi del futuro ("il rilancio dell’Ausl è una sfida sulla quale Castel San Pietro si sente parte in causa", la chiosa conclusiva di Marchetti), prima di lasciare la poltrona al vicepresidente del Consiglio comunale di Imola, Nicolas Vacchi, che da coordinatore di Fratelli d’Italia ha esordito soffermandosi sul ruolo dell’opposizione. "La funzione delle minoranze è fondamentale, e fondamentale è il ruolo della stampa, che ha il compito di dare spazio equo e corretto a tutte le forze politiche", ha detto prima di punzecchiare ironicamente il sindaco Panieri auspicando che dopo il voto del prossimo anno possa trovarsi seduto proprio all’opposizione. Sul futuro di Imola Vacchi traccia una strada da percorrere: "Occorre avere grande attenzione alle famiglie e alle politiche sociali, e più riguardo per le fragilità. E sullo sviluppo economico serve un sostegno concreto a chi ogni mattina tira su la serranda".