ROSALBA CARBUTTI
il Carlino: 140 anni di storia

Patuelli direttore per un giorno: era il mio sogno. Poi la riunione di redazione

Il presidente di Abi primo a partecipare all’iniziativa per i 140 anni del Carlino. “Stimolante la collegialità di idee con cui si confeziona il giornale”

Patuelli direttore per un giorno: era il mio sogno. Poi la riunione di redazione

Bologna, 15 maggio 2025 – “È un’emozione essere qui...”. Antonio Patuelli, presidente dell’Abi, l’Associazione bancaria italiana, e da 30 anni alla guida della Cassa di Ravenna, arriva alle 10 nella redazione del Carlino a Bologna.

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La riunione di redazione

È lui il primo ’Direttore per un giorno’, una delle tante iniziative per festeggiare i 140 anni del nostro giornale. “Per me sarà un’esperienza indimenticabile. È un sogno che si realizza”, aveva detto un paio di giorni fa. Ieri, prima di entrare alla riunione di redazione del mattino di Qn-il Resto del Carlino da ’direttore’, ricorda un piccolo aneddoto.

Antonio Patuelli, presidente dell’Abi, l’Associazione bancaria italiana, e da 30 anni alla guida della Cassa di Ravenna è stato il primo 'Direttore per un giorno' de il Resto del Carlino,  una delle tante iniziative per festeggiare i 140 anni del nostro giornale

“Al sesto centenario dalla morte di Dante, Benedetto Croce, allora ministro della Cultura e della Pubblica istruzione del governo Giolitti, venne a Ravenna. Ma ci arrivò nel tardo pomeriggio perché prima passò a salutare gli amici del Carlino e l’allora direttore Mario Missiroli. Arrivando qui stamattina, non posso non ricordare la storia e il ruolo informativo che il Carlino ha da sempre...”, dice Patuelli, evidenziando anche il legame con Bologna.

“Ci sono nato, perché mio padre era professore all’Alma Mater. Poi siamo tornati a Ravenna, però ho studiato all’Università di Firenze”, racconta in un flash un pezzetto di autobiografia. Agnese Pini, direttrice di Qn, Carlino, Nazione, Giorno e Luce!, e il vicedirettore del Carlino, Valerio Baroncini, lo ’scortano’ alla riunione di Qn con anche i condirettori Raffaele Marmo e Piero Fachin, il vicedirettore Giancarlo Ricci e i responsabili dei vari servizi.

Prima i saluti con l’editore Andrea Riffeser Monti e un piccolo dono: il Carlino originale (allora ’Giornale dell’Emilia’) del 10 febbraio 1951, data di nascita di Patuelli. Il presidente Abi sfoglia il quotidiano e, nel leggere un articolo sulle criticità del fiume Reno, commenta: “Non è cambiato granché...”, riferendosi al fatto che ricorrono i due anni dall’alluvione in Emilia-Romagna. Poi, dando una scorsa ai necrologi, non gli sfugge il nome di Arturo Gazzoni, padre di Giuseppe Gazzoni Frascara, ex presidente del Bologna: “Ho ancora i manifesti pubblicitari dell’Idrolitina che mi regalò. Ritraevano Giolitti...”.

Dal giornale di ieri, si passa al giornale di oggi. Patuelli si toglie – metaforicamente – la giacca di presidente dell’Abi e indossa quella da ’Direttore per un giorno’. Saluta i ’colleghi’ e in tandem con Pini apre la riunione. Ma quando si arriva a parlare di economia, si lascia andare a una battuta: “Su questo tema faccio obiezione di coscienza!”. Non manca, invece, di commentare il resto delle notizie, dalla cronaca alla politica internazionale, seguendo l’evolversi delle scelte editoriali: “Stimolante questa collegialità di cervelli che si strofinano producendo scintille e idee...”, ma ora – dice – “devo tornare nei miei panni”.

“Prima c’è da scrivere l’editoriale”, gli ricorda col sorriso Pini. Restano cinque minuti per la foto di rito del ’Direttore per un giorno’ con il Carlino: “Il mio primo articolo l’ho scritto 49 anni fa...”, si lascia andare Patuelli sollevando la prima pagina con il titolone ’Leggende’ e la vittoria del Bologna in Coppa Italia.