"Anno positivo per vino e lattiero-caseario"

Emilia-Romagna, l’analisi dell’assessore regionale Alessio Mammi: "Più in difficoltà l’ortofrutticolo, a causa di gelate, siccità e fitopatie"

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di Lorenzo Frassoldati

Un giudizio complessivo sull’anno che sta per chiudere: per l’Emilia-Romagna agroalimentare com’è andata? Risponde Alessio Mammi (nella foto), assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna. "Dalle prime indicazioni emerse dal mondo delle produzioni e dai mercati, l’annata ha messo in luce ottimi dati – penso al lattiero-caseario, al pomodoro da industria che ha raggiunto ottimi risultati – e di tenuta, come il vino, con una vendemmia in calo per quantità ma buona per qualità, in un contesto di mercato in ripresa. Il settore lattiero caseario ha trend davvero positivi: il Parmigiano Reggiano chiude il primo semestre 2021 con risultati eccezionali: le vendite a volume hanno registrato una crescita del +12,5% rispetto al periodo pre-pandemia, 17.239 tonnellate contro le 15.330 del 2019. Per quanto riguarda il pomodoro da industria, molto importante per l’Emilia-Romagna dove si trovano il 70% degli ettari investiti nel nord Italia e ben 25 stabilimenti di trasformazione, la campagna 2021 è stata eccellente per quantità e qualità".

Vino e frutta?

"Riguardo alla vendemmia, nella classifica per regioni, l’Emilia-Romagna è al terzo posto con 6,7 milioni di ettolitri, dopo Veneto (11 milioni) e Puglia (8,5). Il settore ortofrutticolo è più in difficoltà: gli effetti del cambiamento climatico (gelate tardive e siccità) e le fitopatie stanno causando danni. Abbiamo messo in campo una serie di azioni significative, e abbiamo ottenuto dal Governo gli indennizzi per la cimice asiatica e 13 milioni per gelate 2020 che saranno distribuiti entro dicembre. Sono stati stanziati inoltre 70 milioni sulle calamità e 160 milioni stanziati nel Decreto Sostegni della scorsa primavera per le gelate tardive 2021 e stiamo insistendo perché arrivino in fretta alle imprese ortofrutticole, bisognose di liquidità".

La pandemia ci ha insegnato quanto è fondamentale un sistema agroalimentare capace di resistere alle avversità. Quali gli interventi della Regione?

"Abbiamo sostenuto l’agroalimentare con tre linee di intervento che superano i 118 milioni dal 2020 ad oggi. L’ultimo provvedimento è il nuovo, consistente, pacchetto di aiuti di circa 5,9 milioni che prevede, nel triennio 2021-2023, azioni di supporto alle imprese più penalizzate dall’emergenza sanitaria, per complessivi 13 milioni. Tra le misure ci sono il sostegno alle produzioni – riso (1 milione), frutta (270mila) compresa la pera Igp (600mila), mercatini agroalimentari (1 milione) –; i contributi per la sicurezza delle aziende agricole (1 milione), per l’agricoltura di precisione (1 milione) e per i piani di controllo degli animali selvatici (1 milione). E un milione di risorse straordinarie regionali è destinato agli agriturismi, particolarmente colpiti dalle chiusure. Guarda ai giovani il bando regionale da 23 milioni per accogliere tutte le 406 domande arrivate dagli imprenditori agricoli che hanno scelto di avviare e far crescere qui le loro attività".

Psr 2021-2022: stanno per partire i bandi con oltre 400 milioni di fondi. Quali le priorità?

"Con il nuovo Programma di sviluppo rurale avremo un 35% in più di risorse rispetto alla programmazione precedente, destinati alla nostra regione nel prossimo biennio di transizione, in attesa del Psr 2023-2027. Investiamo prima di tutto su competitività e transizione ecologica, per generare buona occupazione e salvaguardare il reddito delle nostre imprese. Abbiamo individuato nella sostenibilità ambientale, economica e sociale il minimo comune denominatore di tutti gli investimenti. Inoltre, sono per noi priorità il sostegno al reddito degli agricoltori, la sicurezza sul lavoro, sulle produzioni e la biosicurezza negli allevamenti. E poi la prevenzione dei danni dalle avversità, atmosferiche o da parassiti, con misure ad hoc per la salvaguardia delle colture e con una spinta ulteriore verso l’utilizzo dell’agricoltura di precisione".

Le nostre eccellenze sempre sotto attacco dall’agropirateria, dall’Aceto balsamico al Parmigiano reggiano. La Regione come risponde?

"La nostra posizione è chiara: non permetteremo che si compia uno scippo ai danni di prodotti simbolo della nostra terra. Ultima in ordine di tempo, la vicenda che ha visto il nostro Governo a difesa di una specialità, l’aceto balsamico, su cui la Slovenia voleva avviare la produzione. Ora aspettiamo che vengano attivate tutte le iniziative possibili fino al ricorso alla Corte di Giustizia dell’Ue, così come proposto dall’Emilia-Romagna e sottoscritto da tutte le Regioni".