E nel Mediterraneo ora si punta all’integrazione

Il messaggio di Cia-agricoltori al Convegno di Catania l’Italia potrebbe sfruttar la posizione strategica

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Costruire "un’alleanza del cibo" tra i Paesi del Mediterraneo, con l’ortofrutta al centro, in un’ottica non più di antagonismo ma di integrazione. Obiettivo creare un vero mercato euromediterraneo, equo, sostenibile e competitivo; sviluppare nuove partnership commerciali per approcciare in maniera sinergica a piazze strategiche per l’export come il continente asiatico e rispondere insieme alle sfide del cambiamento climatico. Questo il messaggio lanciato da Cia-Agricoltori Italiani in occasione del convegno "L’ortofrutta nel contesto del Mediterraneo" all’Università degli Studi di Catania, il terzo degli appuntamenti dedicati al settore per supportare l’Anno Internazionale della Frutta e della Verdura 2021 promosso dalla Fao. Il bacino del Mediterraneo sta assumendo una posizione sempre più rilevante negli scambi comunitari e l’Italia rappresenta già geograficamente il nucleo centrale. "Il nostro Paese – sottolinea Cia – può sfruttare questa posizione strategica per essere artefice e protagonista di una nuova politica agricola euromediterranea, forte anche della sua posizione di leadership nel settore, con 1,2 milioni di ettari coltivati a frutta e verdura per 300 mila aziende coinvolte e un valore di 15 miliardi di euro".