Il mercato macina numeri record Ma c’è l’incognita materie prime

Tra gennaio e settembre, bene le vendite sia in Italia che in regioni come l’Emilia Romagna. Si guarda all’aumento dei prezzi che potrebbe però avere impatti sulle produzioni

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di Martino Pancari

In Emilia Romagna si sorride nelle aziende che producono macchine agricole: cresce infatti con numeri record il mercato delle trattrici. Analizzando il perido compreso tra gennaio e settembre, emerge che le vendite hanno toccato quota 1.822 unità, registrando un incremento del 45,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le cifre emergono dagli ultimi dati elaborati da FederUnacoma (l’associazione italiana dei costruttori di macchine) sulla base delle registrazioni fornite dal Ministero dei Trasporti.

In un contesto caratterizzato da una generale espansione del mercato – da inizio anno in Italia le vendite hanno raggiunto le 18.510 unità (+43,8% sul 2020) – l’incremento visto in Emilia Romagna risulta essere leggermente superiore non soltanto al dato medio nazionale ma anche a quello delle altre regioni italiane. In regione, così come nel resto d’Italia, le vendite di trattrici sono state trainate in parte dagli incentivi statali per la transizione all’agricoltura 4.0, vale a dire per l’acquisto di macchine e sistemi innovativi finalizzati alla digitalizzazione, in parte dalla necessità delle aziende agricole di potenziare i propri macchinari per recuperare competitività sul mercato.

Guardando appunto all’Italia, nei primi nove mesi dell’anno le immatricolazioni di trattrici risultano in crescita del 43,8%, mentre le mietitrebbiatrici segnano una crescita del 50,4% in ragione di 358 unità; le trattrici con pianale di carico crescono del 18,9% con 497 unità vendute, i rimorchi crescono del 27,3% (7.459 unità) e infine i sollevatori telescopici agricoli, che con 1.156 mezzi venduti nei nove mesi segnano un incremento addirittura del 78,4%.

Il valore dell’export di trattrici nei primi sei mesi dell’anno sale a 846 milioni di euro con un saldo attivo di 494 milioni (+65%), mentre per le altre macchine agricole il primo semestre indica un valore dell’export di oltre 2 miliardi di euro (+24%), per un saldo attivo di oltre 1,37 miliardi di euro (+19%).

Allargando lo sguardo allo scenario, il clima è quindi di fiducia, anche se l’aumento dei prezzi delle materie prime potrebbe avere ricadute sulla produzione. Come rilevato dal Barometro FederUnacoma - l’analisi di clima che l’associazione conduce periodicamente tra le aziende associate - oggi gli indici di fiducia dei costruttori italiani sono ancora relativamente buoni, ma si tratta di una situazione da monitorare attentamente giacché il quadro di riferimento complessivo potrebbe peggiorare in modo repentino.