ANNAMARIA SENNI
Agrofutura 

Agroalimentare e università: "Forte legame con il territorio"

Il professor Massimiliano Petracci ripercorre la nascita, nel 1992, della prima facoltà di Agraria a Cesena

Massimiliano Petracci

Massimiliano Petracci

Massimiliano Petracci, responsabile unità operativa di sede di Cesena del dipartimento di scienze e tecnologie agroalimentari, quali sono gli argomenti che porterà al centro del dibattito di Agrofutura? "Parlerò della storia dell’insediamento a Cesena di quella che era la facoltà di Agraria negli anni ‘90. Il nostro insediamento è nato nel 1992, quando l’università di Bologna ha deciso di convogliare a Cesena le attività didattiche di ricerca legate alla trasformazione degli alimenti. Il primo corso di studio nato a Cesena è Scienze e Tecnologie Alimentari".

Quali sono gli sbocchi lavorativi per chi intraprende questi percorsi universitari?

"Scienze e tecnologie alimentari va a formare laureati che vedono nell’industria alimentare la loro collocazione naturale. Tra le aziende del territorio con cui collaboriamo ci sono Amadori, Orogel e Babbi".

A Cesena, nel tempo, sono nati diversi corsi collegati a Scienze e Tecnologie Alimentari. Quali sono?

"A partire dal 2002 è stato attivato un corso in Viticoltura ed Enologia, molto apprezzato da studenti, ma anche da chi lavora nel settore vitivinicolo e di coltivazione della vite e trasformazione dell’uva in vino. Il corso prepara anche alla professione dell’enologo. Sempre nel 2022 è nato il corso di Scienze e Cultura della Gastronomia. E’ un corso che nel suo interno ha sia aspetti tecnici che riguardano gli alimenti, ma anche culturali e umanistici. Va a formare laureati preparati in tutto quello che è il mondo della gastronomia, ma anche nel settore turistico".

C’è un forte collegamento tra la vostra università e le aziende del territorio…

"L’insediamento universitario di Cesena non è nato casualmente, ma si è andato a insediare in un territorio con una forte tradizione sia nel settore dell’ortofrutta che nel settore avicolo. Nella città di Cesena sono ancora oggi presenti l’ex Zuccherificio fondato all’inizio del ‘900. Venne fondata la grande industria Arrigoni, la prima a occuparsi di trasformazione di conserve alimentari. Poi ci sono aziende, frutto di quella vocazione e ricerca che riguarda il campo degli alimenti: come Amadori, Babbi, Orogel, La Cesenate. Aziende con cui abbiamo uno scambio, sia per le attività didattiche, sia perché sono partner di ricerca e riferimento per i nostri laureati".

Come è cambiata la ricerca e la scelta degli alimenti da parte dei consumatori?

"Al giorno d’oggi si tende a preferire alimenti che vadano a soddisfare esigenze molto individualizzate rispetto al passato. Ad esempio all’interno di una stessa famiglia capita spesso che l’alimentazione sia differenziata, o per scelte etiche o per attività sportive, o per intolleranze. Per cui l’industria alimentare si va indirizzando sempre più verso tendenze ed esigenze differenziate per rispondere ai diversi stili di vita delle persone. Si cerca di produrre alimenti che tendano a velocizzare la preparazione, quindi prodotti già pronti per essere consumati o che si preparano in modo semplice e veloce. Le esigenze sono molto mutevoli negli ultimi anni. Col supporto dell’università si trovano soluzioni di ricerca tecnologica, e si punta all’innovazione dei prodotti per renderli fruibili da un mondo mutevole. Cerchiamo di fornire la chiave per essere al passo con le richieste del mondo del mercato".