NICHOLAS MASETTI
Agrofutura 

"Andiamo dai 12 ai 25 anni di invecchiamento. Chi lo prova è folgorato"

Giuliano Razzoli, presidente del Consorzio dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia Dop, come avviene il processo d’invecchiamento del prodotto? "Parliamo di...

Giuliano Razzoli, presidente del Consorzio dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia Dop, come avviene il processo d’invecchiamento del prodotto? "Parliamo di...

Giuliano Razzoli, presidente del Consorzio dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia Dop, come avviene il processo d’invecchiamento del prodotto? "Parliamo di...

Giuliano Razzoli, presidente del Consorzio dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia Dop, come avviene il processo d’invecchiamento del prodotto?

"Parliamo di un prodotto molto particolare perché richiede un procedimento complesso, con tanto tempo, passione e dedizione. È il prodotto più di nicchia tra gli aceti, prodotto in minor quantità. Questo ci distingue, essendo una realtà completamente Reggiana. Abbiamo 60 soci che producono tre tipologie di prodotto: Aragosta, Argento e Oro. Sono i colori dei tre bollini applicati sulle tipiche bottigliette di Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia Dop. Hanno caratteristiche e invecchiamenti diversi".

Quali sono le differenze?

"L’Aragosta ha un invecchiamento di 12 anni e 240 punti all’analisi sensoriale. Ogni campione che produciamo, prima di essere imbottigliato dai produttori, viene analizzato e assaggiato da un gruppo di degustatori che con un blind testing vanno a valutare e dare un punteggio al prodotto. Questa è una garanzia incredibile di qualità. Per l’Argento siamo sempre con almeno 12 anni di invecchiamento, ma 270 punti all’analisi sensoriale. Mentre per l’Oro oltre 25 anni di invecchiamento e 300 punti all’analisi sensoriale. Le batterie dove avviene l’invecchiamento sono tramandate di generazione in generazione, rendendo il prodotto un’eccellenza unica".

Che mercato avete?

"Ci espandiamo all’estero sempre di più. Un prodotto così di altissima qualità viene apprezzato da ristoratori, privati, gastronomie. C’è ancora margine di crescita. Chi assaggia questo elisir rimane folgorato e non lo può dimenticare. Gli Stati Uniti rimangono uno dei mercati più importanti, speriamo di riuscire a mantenerlo nonostante l’incertezza attuale dei dazi. Ma ci siamo fortemente anche in Europa e iniziamo ad allargarci in Asia. Noi siamo un Consorzio di tutela e promozione, ma non di vendita".

Come avviene la promozione del prodotto?

"Cerchiamo di rimanere collegati al massimo con il territorio, le associazioni e la città di Reggio Emilia. Poi sfruttiamo le occasioni in fiere internazionali in Italia, dove ci sono tanti acquirenti stranieri. Sfruttiamo le situazioni messe a disposizione all’estero da parte della Regione Emilia-Romagna. Ad esempio a fine mese, dal 29 giugno al primo luglio, saremo al Fancy Food Show a New York. Un momento per far conoscere sempre di più il prodotto a un mercato così importante. Altro appuntamento è la Cena in Bianco del 28 giugno a Reggio Emilia. E poi saremo presenti nel tour del Tramonto DiVino, con le tappe di Cesenatico e Correggio. Qui abbiamo la possibilità di fare assaggiare il prodotto: questa è la strada più veloce per fare innamorare. A settembre poi ecco le giornate balsamiche, dove festeggeremo anche i 25 anni dall’ottenimento della Dop".