Decodificato il genoma di dieci cultivar storiche

I risultati dello studio condotto dal Korbinian Schneeberger e dalla sua squadra di ricerca.

Korbinian Schneeberger e la sua squadra di ricerca, tutti appartenenti alla Ludwig-Maximilians-Universitat Munchen

Korbinian Schneeberger e la sua squadra di ricerca, tutti appartenenti alla Ludwig-Maximilians-Universitat Munchen

Decodificato il genoma di dieci cultivar storiche di patata europea, alcune risalenti al diciottesimo secolo, e sviluppato un metodo innovativo per analizzare rapidamente centinaia di altri genomi di patata. Lo rivela uno studio condotto da Korbinian Schneeberger e dalla sua squadra di ricerca, appartenenti alla Ludwig-Maximilians-Universitat Munchen, LMU, e al Max Planck Institute for Plant Breeding Research, pubblicato sulla rivista Nature. La patata, alimento base per oltre 1,3 miliardi di persone, presenta un genoma complesso con quattro copie di ciascun cromosoma per cellula, complicando il breeding tradizionale. Lo studio ha evidenziato che il pool genetico delle patate europee è molto limitato, coprendo circa l’85% della variabilità genetica delle cultivar moderne, a causa di colli di bottiglia storici avvenuti dopo l’introduzione dal Sud America e di eventi come la peronospora del diciannovesimo secolo. Nonostante il limitato pool genetico, le differenze tra le singole copie cromosomiche sono enormi, fino a venti volte maggiori di quelle osservate negli esseri umani. Queste differenze derivano probabilmente da incroci antichi tra specie selvatiche in Sud America. Il gruppo di ricerca ha messo a punto un approccio efficiente per analizzare i genomi delle circa 2.000 varietà di patata registrate nell’Unione europea.