La rivoluzione bio in Italia. Nel segno di salute e sostenibilità: "Il settore può crescere ancora"

Valore delle vendite di oltre due miliardi di euro nella distribuzione moderna, boom di consumi fuori casa. Maffini, presidente AssoBio: "Aumenterà sempre di più l’attenzione verso i prodotti made in Italy" .

Nicoletta Maffini, presidente di AssoBio, guarda con fiducia al futuro del settore biologico

Nicoletta Maffini, presidente di AssoBio, guarda con fiducia al futuro del settore biologico

di Marco Principini

La rivoluzione bio in Italia va avanti. Tanto che per molti il biologico è ormai irrinunciabile quando si parla di buona alimentazione, sostenibilità e futuro del pianeta. Nel 2024 la distribuzione moderna, il principale canale di acquisto per i prodotti biologici in Italia, ha raggiunto un valore di 2,2 miliardi di euro, con una crescita del +4,4% rispetto al 2023. Il 93% della popolazione tra i 18 e i 65 anni include consapevolmente almeno un prodotto biologico nella propria spesa, sempre più attenta alla scelta di alimenti sani, sicuri e sostenibili, mentre quasi 8 italiani su 10 hanno consumato prodotti biologici fuori casa, in ristoranti, bar o mense. Infine, il 40% delle aziende italiane del settore food&wine considera il marchio biologico un alleato strategico per l’ingresso nei mercati esteri, tra cui Germania, Francia, Scandinavia e Stati Uniti, come evidenziato dai dati della piattaforma Ita.Bio, curata da Nomisma e promossa da Ice Agenzia e FederBio.

AssoBio è naturalmente promotore del biologico in Italia. Il settore sta vivendo una crescita costante, supportata da un crescente interesse da parte dei consumatori per alimenti sani, locali e sostenibili. "C’è un discreto ottimismo per una crescita ulteriore del settore – afferma Nicoletta Maffini, presidente di AssoBio – con la possibilità di vedere incrementare, in particolar modo, l’attenzione verso i prodotti made in Italy, i quali potrebbero essere presto valorizzati dal marchio del biologico italiano. È importante che in questa ulteriore fase di sviluppo venga sempre tenuto in considerazione il giusto prezzo in tutte le fasi produttive, dal campo alla tavola, oltre a un riconoscimento anche per il consumatore finale che, scegliendo il bio, privilegia la sua salute e quella dell’ambiente".

I benefici di una sana alimentazione biologica "riguardano – le parole di Maffini nel corso di un convegno nell’ultima edizione di Sana – ogni fase della vita, un dato supportato da numerose ricerche scientifiche. Attraverso il progetto di ricerca Imod e la campagna ‘Il Bio dentro di noi’ stiamo evidenziando il ruolo centrale dell’alimentazione biologica, sia nella ristorazione ospedaliera, dove la salute è la priorità, sia nella ristorazione collettiva scolastica, dove è fondamentale garantire ai bambini una dieta equilibrata e sana".