
Il presidente Massimo Cristiani traccia un quadro del momento storico "Per il futuro ecco nuovi investimenti in tecnologia e innovazione. Vogliamo proteggere i raccolti e ridurre l’impatto sull’ambiente".
Cristiani, cosa racconta il momento attuale?
"Nonostante le difficoltà dovute al cambiamento climatico siamo tornati a produrre in modo regolare e, quest’anno, siamo riusciti a superare perfino i numeri del 2020, ovvero l’anno di
massima redditività registrato proprio durante il Covid". Massimo Cristiani, presidente di Selenella, commenta con soddisfazione il "clima molto positivo" per il Consorzio Patata Italiana di Qualità, che ha appena avviato la campagna di commercializzazione delle Patate Novelle.
Ci dica di più.
"Negli ultimi anni abbiamo affrontato grandi sfide, intensificato gli sforzi produttivi estendendo le aree di produzione lungo la penisola italiana e rivisto metodi e tempi di lavorazione in campo e a livello organizzativo".
E per il futuro?
"Il futuro del Consorzio include ulteriori investimenti in innovazione e tecnologia: i soci vogliono sostenere la filiera garantendo trasparenza, affidabilità e qualità, anche per dare valore e
certezze economiche al territorio. Selenella vuole poi continuare a creare le condizioni per un’agricoltura sana e proficua, proteggendo i raccolti e riducendo anche l’impatto sull’ambiente".
Attraverso quali azioni?
"In quest’ottica abbiamo scelto di essere partner del progetto di ricerca P.A.T.A.T.A. – produrre aggregando tecnici e agricoltori, tutelando l’acqua – di cui è capofila Agripat, presentato nell’ambito dei convegni del Potato Symposium a Macfrut".
Di che si tratta?
"Il progetto mira a dare linee guida e buone pratiche di innovazione organizzativa per i processi agricoli e di monitoraggio, per riuscire a stabilire l’applicazione di strategie di supporto alla pataticoltura in Emilia-Romagna e a produrre tramite tecnologie innovative, mettendo a punto valutazioni esatte circa l’incidenza della tecnica di irrigazione nelle problematiche correlate alla presenza di elateridi e nell’impatto ambientale".
Questo in cosa si traduce per Selenella?
"I consumatori pretendono prodotti sicuri, qualitativamente elevati e preferibilmente di origine nazionale, ed è quello che garantiamo".
In che modo?
"Per Selenella crescita continua e sostenibilità delle produzioni vanno di pari passo. Portiamo grande attenzione al rispetto per l’ambiente e per l’ecosistema".
Come?
"Utilizziamo il metodo della produzione integrata e consigliamo ai nostri produttori la riduzione massima degli sprechi. La filosofia sostenibile di Selenella è caratterizzata da un’agricoltura di precisione, dall’innovazione e dalla gestione oculata dell’acqua".
Poi?
"Tecnologie all’avanguardia permettono al Consorzio di aumentare la produzione agricola e ottenere il massimo dalle coltivazioni, anche in termini qualitativi".
Processi che perseguono quali obiettivi?
"Raccogliendo e analizzando tutti i dati provenienti dal campo, grazie a una rete di sensori e al know how degli agronomi, Selenella si è posta l’obiettivo di aumentare la produzione riducendo contemporaneamente gli sprechi, l’impatto ambientale e i costi per le aziende agricole".
Un obiettivo ambizioso?
"Adottiamo innovazioni all’avanguardia sia nelle tecniche agronomiche che nei nuovi sistemi di conservazione".
Cioè?
"La produzione di patate, carote e cipolle, inoltre, trae dall’impiego dell’agricoltura 4.0 altri vantaggi quali la prevenzione più efficace dalle malattie, la migliore efficienza delle colture, il risparmio economico e un uso più razionale delle risorse, in particolare quelle idriche".